Nel cuore del cosmo, una nana bianca sta vivendo una sorte spettacolare e letale. Si tratta di RX J0648.0–4418, la stella morta che ruota più velocemente tra quelle conosciute, avvicinandosi inesorabilmente alla propria distruzione. Questa stella vampira, che ruba materia dalla sua compagna, sta accelerando sempre di più la sua rotazione mentre si contrae, un fenomeno che la porterà a esplodere in una violenta supernova.
Un sistema stellare unico: il binario HD 49798/RX J0648.0–4418
Situato a 1.700 anni luce dalla Terra, il sistema stellare HD 49798/RX J0648.0–4418 è composto da una nana bianca e una stella compagna subnana calda, altamente evoluta e ricca di elio. Questo lo rende un sistema raro, poiché solitamente le nane bianche che si nutrono di materia stellare lo fanno a spese di stelle più comuni.
Gli astronomi studiano questa coppia cosmica sin dal 1997, quando hanno scoperto che RX J0648.0–4418 emette raggi X, segno di una potente attività energetica. Nel 2009, grazie al telescopio a raggi X XMM-Newton dell’Agenzia Spaziale Europea, si è confermato che si tratta di una nana bianca, rendendola un caso unico nel panorama delle stelle binarie.
La rotazione estrema di RX J0648.0–4418: il mistero della sua velocità
RX J0648.0–4418 ha una massa di circa 1,2 volte quella del Sole e ruota su se stessa una volta ogni 13 secondi, un record assoluto per una nana bianca. Per fare un confronto, la seconda stella morta più veloce, LAMOST J0240+1952, impiega 25 secondi per compiere una rotazione.
Ma cosa rende questa nana bianca così rapida? Secondo il ricercatore dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) Sandro Mereghetti, la velocità di RX J0648.0–4418 non può essere spiegata solo dall’accrescimento di materia stellare. La chiave del mistero è che la stella si sta contraendo, proprio come un pattinatore su ghiaccio che avvicina le braccia al corpo per girare più velocemente.
Una fase evolutiva rara e breve
L’unicità di questo sistema binario è data dal fatto che la stella compagna non è una stella ordinaria, ma una subnana calda in una fase evolutiva transitoria. Ciò significa che questa condizione è molto rara e destinata a durare per un periodo relativamente breve nella scala astronomica.
“Questo sistema è molto diverso da tutti gli altri binari a raggi X che conosciamo,” spiega Mereghetti. “Nessun altro sistema noto ha una subnana calda che trasferisce massa su una nana bianca. Probabilmente si tratta di una fase temporanea nell’evoluzione stellare, il che potrebbe spiegare la rarità di casi simili.”
Quando esploderà RX J0648.0–4418?
La massa di RX J0648.0–4418 la avvicina pericolosamente al limite di Chandrasekhar, fissato a 1,4 masse solari. Oltre questa soglia, una nana bianca non può più sostenere la propria gravità e innesca un’esplosione di supernova.
Gli scienziati stimano che RX J0648.0–4418 potrebbe raggiungere il limite fatale entro 100.000 anni. Anche se per gli esseri umani questo sembra un periodo lunghissimo, nel tempo cosmico si tratta di un battito di ciglia. Il nostro Sole, per esempio, ha circa 4,6 miliardi di anni, quindi la distruzione di questa nana bianca avverrà molto presto su scala universale.
Un futuro di scoperte grazie ai telescopi di nuova generazione
Gli astronomi continuano a monitorare il sistema HD 49798/RX J0648.0–4418 per comprendere meglio i meccanismi che porteranno la nana bianca alla sua fine esplosiva. Mereghetti, che studia questo oggetto dal 2009, afferma che strumenti più sensibili ai raggi X aiuteranno a chiarire molti aspetti ancora sconosciuti di questo fenomeno.
“Le osservazioni future con strumenti più avanzati permetteranno di risolvere diversi misteri legati all’emissione di raggi X da questo sistema,” spiega Mereghetti. “Molti dettagli restano ancora poco chiari, proprio perché questo sistema binario è un caso unico.”
Nel frattempo, RX J0648.0–4418 continuerà a strappare materia alla sua compagna, ruotando sempre più velocemente fino a raggiungere il punto di non ritorno. Quando ciò accadrà, l’esplosione di supernova sarà visibile in tutto l’universo, regalando agli astronomi un’opportunità unica per studiare l’evoluzione stellare e la morte delle nane bianche.