Un recente studio pubblicato su Science Advances ha svelato un dettaglio sorprendente sugli orsi polari: il loro pelo grasso impedisce la formazione di ghiaccio sul corpo, anche nelle condizioni artiche più estreme. La ricerca, condotta da un team internazionale, ha rivelato che la chiave di questo fenomeno risiede nella particolare composizione del sebo prodotto dagli orsi.
Una scoperta rivoluzionaria sulla biologia degli orsi polari
Secondo Richard Hobbs, professore e ricercatore presso la School of Chemistry del Trinity College di Dublino e l’AMBER Research Ireland Centre, lo studio ha finalmente risolto il mistero che da tempo incuriosiva gli scienziati: perché il ghiaccio non si attacca al pelo degli orsi polari?
La risposta è nel sebo che riveste il loro pelo. Questa sostanza oleosa è composta da diacilgliceroli, colesterolo e acidi grassi, creando una sorta di barriera naturale contro il ghiaccio. Mentre negli esseri umani il sebo in eccesso può causare capelli grassi e persino acne, negli orsi polari svolge una funzione essenziale per la loro sopravvivenza.
Le caratteristiche straordinarie del pelo degli orsi polari
Il pelo degli orsi polari ha molte peculiarità. Innanzitutto, è cavo e traslucido, il che lo fa apparire bianco alla vista umana. Inoltre, è composto da due strati distinti, che forniscono un eccellente isolamento termico. Ma l’aspetto più affascinante è la sua capacità di respingere il ghiaccio, grazie al rivestimento lipidico naturale che lo ricopre.
Questo strato di sebo riduce l’adesione del ghiaccio, permettendo agli orsi di rimanere asciutti e mobili anche dopo aver nuotato nelle acque gelide dell’Artico. La ricerca ha dimostrato che quando il pelo degli orsi viene lavato, il ghiaccio si attacca più facilmente, confermando che è proprio il rivestimento oleoso a fare la differenza.
Gli esperimenti sui campioni di pelo degli orsi polari
Per arrivare a queste conclusioni, i ricercatori hanno analizzato campioni di pelo prelevati da sei orsi polari, sottoponendoli a test approfonditi per misurare la forza di adesione del ghiaccio.
Secondo Julian Carolan, dottorando presso il Trinity College Dublin, il sebo ha dimostrato di essere il fattore determinante nella protezione dal ghiaccio. I test hanno rivelato che il pelo non lavato presentava una forte resistenza all’adesione del ghiaccio, mentre il pelo lavato perdeva questa proprietà.
Il segreto del sebo degli orsi polari
Ma cosa rende il sebo degli orsi polari così speciale rispetto a quello di altri animali? La ricerca ha evidenziato un dettaglio cruciale: il sebo degli orsi polari non contiene squalene, un composto presente nel sebo umano e in quello di molti mammiferi acquatici, come le lontre.
Questa differenza sembra essere fondamentale per la loro capacità di respingere il ghiaccio. Senza squalene, il rivestimento lipidico degli orsi polari rimane più compatto e resistente, impedendo al ghiaccio di aderire.
Applicazioni pratiche: nuove tecnologie anti-ghiaccio
Questa scoperta potrebbe avere importanti implicazioni pratiche. Studiando la struttura del sebo degli orsi polari, gli scienziati sperano di sviluppare nuovi materiali anti-ghiaccio per applicazioni umane.
Secondo Hobbs, i composti lipidici naturali potrebbero essere utilizzati per creare rivestimenti ecologici che sostituiscano i PFAS, noti come “prodotti chimici eterni”, attualmente impiegati per prevenire la formazione di ghiaccio su superfici artificiali.
L’industria dell’abbigliamento tecnico, in particolare per lo sci e lo snowboard, potrebbe beneficiare di queste ricerche per sviluppare materiali più efficaci contro il gelo, ispirati alla biologia degli orsi polari.