Il 26 febbraio 2025, alle 17:24 ora italiana, il razzo Ariane 6 effettuerà il suo primo volo operativo dalla base spaziale di Kourou, in Guyana Francese. Dopo il debutto avvenuto nel luglio 2024, questo sarà il secondo lancio del nuovo vettore europeo, una tappa fondamentale per il futuro dell’industria aerospaziale del Vecchio Continente.
La missione, denominata VA263, avrà il compito di portare in orbita il satellite CSO-3, destinato all’osservazione terrestre nell’ambito del programma francese Composante Spatiale Optique. Il progetto è gestito dalla Direction Générale de l’Armement (DGA) per conto del Ministero delle Forze Armate francesi e del Centre National d’Études Spatiales (CNES).
Rinvio del lancio e analisi post-volo
Il lancio di Ariane 6 era inizialmente previsto per dicembre 2024, ma è stato posticipato a febbraio 2025 per consentire un’analisi approfondita dei dati raccolti durante il primo volo. Il test inaugurale del 9 luglio 2024 ha permesso di verificare le prestazioni del razzo, confermandone l’affidabilità, pur evidenziando alcune deviazioni dai parametri previsti.
Gli esperti di ArianeGroup e Arianespace hanno studiato nel dettaglio queste anomalie, assicurando che le correzioni necessarie sono già in corso. Questo rinvio, quindi, punta a ottimizzare le prestazioni del lanciatore, garantendo massima sicurezza per le missioni future.
I prossimi lanci previsti nel 2025
Dopo la missione del 26 febbraio, Ariane 6 tornerà in azione ad agosto 2025, quando sarà incaricato di trasportare in orbita il satellite meteorologico Metop-SG-A1. Questo importante strumento avrà a bordo lo spettrometro Sentinel-5, parte del programma Copernicus, promosso dall’Unione Europea per il monitoraggio ambientale globale.
Nella seconda metà del 2025, Ariane 6 lancerà anche Sentinel-1D, un altro satellite del programma Copernicus, dedicato all’osservazione radar della Terra.
Questi lanci rientrano negli accordi siglati tra Arianespace, EUMETSAT, la Commissione Europea e l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) durante la 17ª Conferenza Spaziale Europea tenutasi a Bruxelles.
Inoltre, è stato ufficializzato il contratto per il lancio della prima coppia di satelliti di seconda generazione del sistema di navigazione Galileo, il principale rivale europeo del GPS americano.
I preparativi per il secondo volo
Dopo il successo del volo inaugurale, i tecnici di ArianeGroup e Arianespace stanno finalizzando gli ultimi dettagli per il prossimo lancio. Attualmente, i componenti principali del razzo, come il primo stadio e lo stadio superiore, sono in fase di assemblaggio negli stabilimenti di Les Mureaux, in Francia, e Brema, in Germania.
Questi moduli saranno trasportati nella Guyana Francese a bordo della Canopée, una nave innovativa progettata per ridurre le emissioni di CO₂ durante il trasporto. Nel frattempo, presso il complesso di lancio ELA-4 dello spazioporto europeo, gli specialisti stanno completando gli ultimi test prima della missione di febbraio.
Ariane 6: caratteristiche tecniche del razzo europeo
Ariane 6 è un lanciatore spaziale non riutilizzabile, sviluppato per conto dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) da un consorzio guidato da ArianeGroup. Il razzo è disponibile in due configurazioni:
- Ariane 62, dotato di due booster P120C, capace di trasportare fino a 4,5 tonnellate verso l’orbita di trasferimento geostazionaria (GTO).
- Ariane 64, con quattro booster P120C, in grado di trasportare fino a 11,5 tonnellate verso la GTO.
Il primo stadio è alimentato dal motore Vulcain 2.1, che utilizza una miscela di idrogeno e ossigeno liquidi. Il secondo stadio è invece dotato del motore Vinci, progettato per effettuare accensioni multiple e consentire il posizionamento preciso del carico utile in diverse orbite.
Obiettivi e futuro del programma Ariane 6
L’introduzione di Ariane 6 segna un passo cruciale per l’Europa, che punta a rafforzare la propria indipendenza nell’accesso allo spazio. Questo lanciatore è stato progettato per offrire una soluzione più economica e versatile rispetto ai precedenti Ariane 5, garantendo maggiore competitività nel settore.
Con la crescente concorrenza di aziende private come SpaceX, l’Europa sta accelerando i suoi programmi per mantenere una presenza strategica nel mercato globale dei lanci spaziali. Il successo di Ariane 6 sarà quindi fondamentale per il futuro dell’industria aerospaziale del continente.