Il Parco Nazionale di Yellowstone ha dato l’ultimo saluto a una delle sue figure più iconiche, la lupa grigia nota come 907F, affettuosamente chiamata “regina dei lupi”. Questa straordinaria matriarca, cieca da un occhio e sopravvissuta a molte sfide, è morta il 26 dicembre, all’età di 11 anni, dopo un violento scontro con un branco rivale.
Una vita al di sopra delle aspettative
I lupi grigi che abitano nel Parco Nazionale di Yellowstone hanno una vita media compresa tra quattro e cinque anni. La longevità di 907F, che ha raggiunto e superato gli 11 anni, rappresenta un’eccezione straordinaria. Durante la sua lunga vita, questa lupa non solo ha guidato il branco Junction Butte, ma ha anche dato alla luce dieci cucciolate, un risultato che le è valso il titolo di lupo più riproduttivo nella storia di Yellowstone.
La vita di 907F non è mai stata priva di difficoltà. A soli quattro anni, ha perso l’uso dell’occhio sinistro, probabilmente a causa di un’infezione o di un trauma, anche se l’esatta causa rimane ignota. Nei suoi primi anni, ha anche contratto la rogna, una malattia debilitante causata da acari parassiti. Nonostante queste sfide, la lupa ha continuato a guidare il suo branco con forza e determinazione, guadagnandosi l’ammirazione di ricercatori e visitatori.
L’attacco del branco rivale
La fine della regina dei lupi è arrivata poco dopo un violento scontro con il branco rivale Rescue Creek, avvenuto il 22 dicembre. 907F e i suoi cuccioli stavano consumando una carcassa di bisonte vicino al fiume Yellowstone quando sono stati attaccati. Sebbene inizialmente sia sopravvissuta, la lupa ha subito gravi ferite. Il suo collare radio, monitorato dai biologi del progetto Yellowstone Wolf, ha continuato a trasmettere segnali vitali per alcuni giorni dopo l’attacco, ma il 26 dicembre ha segnalato “mortalità”, indicando che non si era mossa per oltre 12 ore.
Il tecnico di scienze biologiche Taylor Rabe, parte del progetto, ha spiegato che la morte naturale della lupa è un evento raro, ma preferibile rispetto a una morte causata dall’uomo. “È triste, ma ci dà pace sapere che è andata in modo naturale,” ha dichiarato al Cowboy State Daily. Il corpo di 907F è stato recuperato per effettuare una necroscopia completa e conservarlo per futuri studi.
Un simbolo di resilienza
La storia di 907F è stata segnata da resilienza e leadership. Nonostante le ferite e una zoppia che la affliggeva negli ultimi anni della sua vita, questa lupa ha mantenuto il suo ruolo di guida del branco fino alla fine. Nel 2022, all’età di 10 anni, ha dato alla luce la sua decima cucciolata, un’impresa straordinaria per un canide selvatico.
La sua popolarità ha superato i confini di Yellowstone, trasformandola in una sorta di celebrità tra i visitatori del parco. Alcuni l’hanno persino paragonata a Grizzly 399, il famoso orso grigio del Parco Nazionale del Grand Teton, morto lo scorso ottobre a 28 anni dopo essere stato investito da un veicolo. A differenza di 399, però, 907F è morta per cause naturali, un fatto che ha portato conforto a molti, inclusi i ricercatori e gli appassionati che l’hanno seguita per anni.
Un’eredità che sopravvive
La morte della regina dei lupi lascia un vuoto nel branco Junction Butte e tra gli studiosi che monitorano i lupi del parco. Tuttavia, la sua eredità vive nei suoi discendenti e nei ricordi di chi ha avuto la fortuna di osservare la sua straordinaria vita.