Un anno dopo il completamento del progetto di ripristino ambientale nella tenuta di Holnicote, situata nel cuore del Parco Nazionale di Exmoor, la zona ha conosciuto un’esplosione di biodiversità. Secondo il ranger del National Trust, Jack Siviter, l’area è ormai “piena di vita”, un risultato straordinario per un’iniziativa innovativa che ha anche migliorato la resistenza del territorio alle inondazioni.
Il progetto: un modello innovativo per la gestione fluviale
Il National Trust, in collaborazione con l’Agenzia per l’Ambiente e altre istituzioni, ha lavorato per tre anni per riprogettare sette ettari di zone umide. Questo intervento, che rappresenta una prima assoluta nel Regno Unito, ha visto la creazione di una rete complessa di canali, pozze, paludi e acquitrini. La sezione di 1,2 km del fiume Aller è stata modificata per riconnettersi con la pianura alluvionale circostante, permettendo all’acqua di muoversi in modo naturale e più lento.
I benefici non si limitano alla fauna. Il progetto ha migliorato la capacità del suolo di trattenere l’acqua durante i periodi di siccità e ha contribuito a creare un deposito di carbonio naturale, mitigando così gli effetti dei cambiamenti climatici.
Un’oasi di vita naturale
I cambiamenti sono tangibili e visibili. La tenuta, descritta come una vera “oasi nel paesaggio”, ospita ora un numero impressionante di specie animali, tra cui arvicole d’acqua, anguille e numerosi uccelli. Anche la vegetazione è esplosa, con un’abbondanza di piante che colorano la zona di verde brillante. Siviter ha commentato con entusiasmo: “Essenzialmente, abbiamo trasformato l’area in un cantiere. Oggi, è completamente diversa, piena di acqua, piante e animali.”
Il progetto è parte integrante dell’iniziativa Riverlands del National Trust, lanciata nel 2018 grazie a un finanziamento milionario. Oltre alla rigenerazione degli habitat, l’obiettivo a lungo termine è dimostrare come interventi simili possano diventare modelli replicabili in altre parti del Regno Unito.
Monitoraggio e risultati scientifici
L’Università di Exeter, insieme ad altre istituzioni accademiche, sta attualmente monitorando il sito per valutare gli impatti a lungo termine. Le analisi si concentrano sul flusso del fiume, sulla qualità dell’acqua e sull’evoluzione degli habitat. Questi dati saranno cruciali per migliorare i futuri progetti di conservazione e per comprendere il ruolo che le zone umide possono svolgere nella lotta contro il cambiamento climatico.
Un futuro promettente per la biodiversità
Nonostante l’area sia attualmente chiusa al pubblico, il team del National Trust prevede di organizzare visite guidate per condividere i risultati ottenuti e sensibilizzare sulla necessità di progetti simili. La speranza è che il successo di Holnicote possa ispirare interventi analoghi in altre tenute gestite dall’organizzazione, contribuendo così a salvaguardare la biodiversità e a creare paesaggi più resilienti per il futuro.