Il 2025 segna un momento cruciale: nasce ufficialmente la Generazione Beta, che includerà tutti i bambini nati fino al 2039. Questo concetto, sviluppato dal ricercatore sociale e futurista australiano Mark McCrindle, definisce una generazione destinata a vivere un’era di integrazione senza precedenti con la tecnologia e di profondi cambiamenti culturali. Lo stesso McCrindle aveva precedentemente coniato il termine Generazione Alpha per indicare i nati tra il 2010 e il 2024, descrivendoli come tecnologicamente avanzati e socialmente consapevoli.
L’idea di suddividere la società in generazioni si basa sull’analisi di fattori come gli eventi storici, le innovazioni tecnologiche e le tendenze culturali che influenzano atteggiamenti e comportamenti. Ogni generazione, coprendo solitamente un arco temporale di circa 15 anni, riflette i valori e i cambiamenti distintivi di un determinato periodo storico. La Generazione Beta, in arrivo, rappresenta i figli di due gruppi altrettanto importanti: i Millennials (nati tra il 1980 e il 1994) e la Gen Z (nata tra il 1995 e il 2009), entrambe già immerse in un mondo sempre più dominato dalla tecnologia.
La Generazione Beta e la tecnologia: un legame inevitabile
Mentre la Generazione Alpha ha visto il consolidarsi di intelligenza artificiale (IA) e tecnologia intelligente, la Generazione Beta crescerà in un mondo in cui queste innovazioni saranno pienamente integrate nella quotidianità. Secondo McCrindle, i membri di questa generazione vivranno un’esperienza in cui il confine tra mondo fisico e digitale sarà praticamente inesistente.
Nel loro futuro si prevede una normalità fatta di trasporti autonomi, dispositivi sanitari indossabili e realtà virtuali immersive. Gli algoritmi di IA saranno in grado di personalizzare ogni aspetto della loro vita, dall’apprendimento scolastico agli acquisti, fino alle interazioni sociali. Questo livello di personalizzazione cambierà radicalmente il modo in cui percepiranno e gestiranno il tempo e le relazioni.
Uno degli esempi più significativi sarà l’applicazione dell’IA nei sistemi educativi. I bambini della Generazione Beta avranno accesso a piattaforme in grado di adattare le lezioni in base alle loro preferenze e capacità, offrendo percorsi di apprendimento unici. La sanità diventerà sempre più proattiva grazie a dispositivi che monitoreranno costantemente parametri vitali, prevenendo problemi di salute ancora prima che si manifestino.
Sfide digitali e nuovi paradigmi educativi
Un aspetto interessante della Generazione Beta sarà la crescente consapevolezza dei genitori nativi digitali riguardo ai rischi associati alla tecnologia. La Generazione Z, i primi genitori di questa nuova coorte, ha già mostrato una maggiore attenzione a limitare l’uso degli schermi. Secondo uno studio riportato da McCrindle, il 36% dei genitori della Gen Z considera una priorità ridurre il tempo trascorso dai propri figli davanti agli schermi, rispetto al 30% dei Millennial. Questa tendenza potrebbe portare a un approccio più equilibrato all’utilizzo della tecnologia, integrandone i benefici ma senza trascurarne i lati negativi.
La Generazione Beta potrebbe essere una delle prime a vivere una relazione più regolata e sana con la tecnologia, grazie all’esperienza e alle lezioni apprese dalle generazioni precedenti. I loro genitori, cresciuti nel pieno boom dei social media, sono ora ben consapevoli degli effetti negativi che questi strumenti possono avere sul benessere mentale e sullo sviluppo cognitivo.
Un mondo diverso: cambiamenti climatici e demografia
La Generazione Beta sarà influenzata anche da sfide globali sempre più pressanti, come il cambiamento climatico e i mutamenti demografici. Entro il 2035, questa generazione costituirà circa il 16% della popolazione mondiale, vivendo in un contesto segnato da trasformazioni ambientali e culturali senza precedenti.
Il loro approccio a questi problemi sarà probabilmente modellato dai valori dei loro genitori Millennial e Gen Z, noti per promuovere ideali come la diversità e l’uguaglianza. Vivranno in società sempre più globalizzate, dove sarà cruciale trovare soluzioni innovative per affrontare questioni come la sostenibilità e la giustizia sociale.
La Generazione Beta verso il 22° secolo
Una delle caratteristiche distintive di questa generazione sarà la loro longevità. Molti di loro potrebbero vivere fino al 22° secolo, grazie ai progressi medici e all’adozione di stili di vita più sani. Questo allungamento della vita comporterà nuove sfide, come la necessità di ripensare i sistemi pensionistici e le politiche per la terza età.
L’influenza della Generazione Beta non si limiterà al loro impatto economico o demografico, ma riguarderà anche il modo in cui ridefiniranno i valori e le priorità della società. Mentre l’IA e l’automazione continueranno a evolversi, saranno chiamati a trovare un equilibrio tra progresso tecnologico e umanità.
In questo contesto, il 2025 rappresenta un nuovo inizio, non solo per i bambini che nasceranno, ma per un’intera società che dovrà adattarsi a un mondo in continua trasformazione.