SpaceX ha aggiunto un nuovo successo al suo impressionante record di missioni spaziali. Ieri, 18 gennaio 2025, un razzo Falcon 9 ha completato con successo il lancio di 27 satelliti Starlink, decollando dalla Vandenberg Space Force Base, in California, e consolidando ulteriormente la rete globale di internet satellitare dell’azienda. Questo importante traguardo è stato raggiunto appena due giorni dopo il test del megarazzo Starship, che ha registrato un risultato parziale con un mix di successi e imprevisti.
Un lancio impeccabile dalla California
Il razzo Falcon 9 ha preso il volo alle 9:03 del mattino locali (le 18:03 in Italia), con una finestra di lancio che si è aperta puntualmente. L’evento è stato trasmesso in diretta sull’account ufficiale di SpaceX su X (ex Twitter), consentendo agli appassionati di tutto il mondo di seguire ogni fase del lancio.
Dopo l’accensione dei motori e il decollo, il primo stadio del razzo ha completato con successo il rientro sulla nave drone “Of Course I Still Love You”, posizionata nell’Oceano Pacifico, circa otto minuti dopo il lancio. Questo ha segnato il decimo utilizzo e recupero di questo booster, già protagonista di numerose missioni precedenti, sette delle quali dedicate proprio al programma Starlink.
Satelliti Starlink: un passo avanti per la connessione globale
Il secondo stadio del razzo ha portato a termine la sua missione principale, posizionando i 27 satelliti Starlink in orbita terrestre bassa. Il dispiegamento è avvenuto 61,5 minuti dopo il decollo, rispettando la tabella di marcia prevista.
Questa operazione segna il nono lancio del Falcon 9 nel 2025 e il decimo volo complessivo di SpaceX dall’inizio dell’anno. Con un ritmo così sostenuto, SpaceX dimostra una capacità operativa senza precedenti, che consolida il suo ruolo di leader nel settore aerospaziale.
Il test di Starship: successi e sfide
Due giorni prima del lancio Starlink, il 16 gennaio 2025, SpaceX ha effettuato il settimo volo di prova del megarazzo Starship, il veicolo spaziale più potente mai realizzato. L’obiettivo della missione era verificare le capacità di rientro e recupero del primo stadio, insieme alla performance del secondo stadio.
Il primo stadio del razzo è stato recuperato con successo al sito di lancio grazie alle braccia meccaniche “chopstick” della torre di lancio, in una manovra spettacolare che rappresenta una pietra miliare nella tecnologia di recupero dei razzi. Tuttavia, il secondo stadio ha subito un’esplosione a 8,5 minuti dal decollo, apparentemente a causa di una perdita di propellente. SpaceX ha avviato un’indagine per chiarire le cause dell’incidente e implementare eventuali miglioramenti.
La costellazione Starlink si espande
Il progetto Starlink mira a creare una rete globale di internet satellitare in grado di raggiungere ogni angolo del pianeta. Con il lancio di ieri, il numero di satelliti operativi continua a crescere, rafforzando la capacità della rete di offrire connessioni veloci e affidabili, anche in aree remote o prive di infrastrutture terrestri.
La visione di SpaceX non si limita a garantire la connettività, ma punta anche a rivoluzionare il settore aerospaziale grazie a tecnologie innovative come il recupero e il riutilizzo dei razzi. Questa strategia non solo riduce significativamente i costi delle missioni, ma permette anche di aumentare la frequenza dei lanci, avvicinando obiettivi ambiziosi come l’esplorazione di Marte.
Una leadership sempre più consolidata
Il lancio di ieri conferma la resilienza e l’efficienza operativa di SpaceX, capace di rispondere rapidamente a sfide tecniche e di mantenere una cadenza impressionante di missioni. Con Starlink, l’azienda non sta solo costruendo una rete satellitare, ma sta tracciando il futuro della connettività globale e dell’esplorazione spaziale.