Nella suggestiva Grotta di Hualongdong, situata nella provincia di Anhui in Cina, è stato rinvenuto il fossile di un felino unico: il Prionailurus kurteni, considerato il gatto fossile più piccolo mai scoperto. Questo minuscolo predatore, che avrebbe potuto essere tenuto nel palmo di una mano, risale a un periodo compreso tra i 275.000 e i 331.000 anni fa, un’epoca in cui coesisteva con gli antichi esseri umani.
Un felino in miniatura: il più piccolo tra i suoi simili
Secondo il team di studiosi guidato da Qigao Jiangzuo, il Prionailurus kurteni si colloca come il membro fossile più minuto della famiglia dei Felidi finora noto. Le sue dimensioni sono paragonabili, se non addirittura inferiori, a quelle di due dei più piccoli felini esistenti oggi: il gatto rugginoso (Prionailurus rubiginosus) e il gatto dai piedi neri (Felis nigripes). Il peso stimato del Prionailurus kurteni era di circa un chilogrammo, una caratteristica che lo rendeva chiaramente più piccolo rispetto ai comuni gatti domestici.
“Questo gatto era sorprendentemente piccolo, probabilmente uno dei più piccoli felini mai esistiti,” ha dichiarato Jiangzuo a Live Science, sottolineando come queste dimensioni ridotte lo rendano un esempio eccezionale di diversità evolutiva nella famiglia dei Felidi.
Una scoperta rara in un luogo unico
Le ossa dei piccoli felini sono notoriamente difficili da trovare a causa della loro fragilità e delle dimensioni ridotte. Tuttavia, la Grotta di Hualongdong si è rivelata una vera miniera di informazioni paleontologiche. Oltre al fossile del Prionailurus kurteni, la grotta ha restituito resti di antichi esseri umani, orsi bruni e piccoli mammiferi appartenenti al gruppo degli arvicolidi, che include lemming e arvicole.
Questi ritrovamenti suggeriscono che l’area fosse un ambiente freddo, un’anomalia rispetto ad altre località simili nel sud della Cina. La presenza di diverse specie animali, inclusi i felini, ha portato gli scienziati a ipotizzare che la grotta fosse un importante punto di incontro ecologico.
Relazioni con gli esseri umani arcaici
Uno degli aspetti più affascinanti della scoperta è la possibile interazione tra il Prionailurus kurteni e gli antichi esseri umani che abitavano la grotta. Secondo Jiangzuo, i resti alimentari lasciati dagli umani arcaici potrebbero aver attratto roditori e, di conseguenza, anche piccoli predatori come i gatti leopardo. Tuttavia, non ci sono prove che questi felini fossero utilizzati come fonte di cibo, poiché sui fossili mancano segni evidenti di macellazione.
Un ponte evolutivo tra passato e presente
L’analisi dettagliata dei fossili ha rivelato caratteristiche dentali che potrebbero fornire un indizio cruciale per comprendere l’evoluzione dei piccoli felini. Gli studiosi ritengono che il Prionailurus kurteni possa rappresentare un collegamento tra gli antichi gatti leopardo e i progenitori dei gatti domestici moderni, nonché del celebre gatto di Pallas (Otocolobus manul), noto per il suo aspetto selvatico e il manto folto.
“La nostra ricerca si concentrerà sull’esame sistematico dei fossili di felini in Cina e in altre parti del mondo. Questo studio potrebbe svelare le origini e la straordinaria diversità evolutiva della famiglia dei gatti,” ha affermato Jiangzuo, anticipando un futuro di scoperte affascinanti.
Un nuovo capitolo nello studio dei piccoli felini
Lo studio sul Prionailurus kurteni, pubblicato nella prestigiosa rivista Annales Zoologici Fennici, non solo arricchisce la conoscenza della biodiversità preistorica, ma getta nuova luce sull’adattamento e sull’evoluzione dei piccoli carnivori. La Grotta di Hualongdong si conferma così un sito di importanza cruciale per la paleontologia, offrendo una finestra unica su un passato in cui umani, felini e altre specie condividevano lo stesso ambiente in modi ancora tutti da esplorare.