Circa 5.000 anni fa, una catastrofica eruzione vulcanica sconvolse il clima dell’emisfero settentrionale, portando con sé temperature gelide, carestie e disordini agricoli. Questo evento naturale, databile attorno al 2900 a.C., sembra aver spinto le antiche comunità neolitiche a compiere sacrifici simbolici nel tentativo di ristabilire l’ordine cosmico. Una straordinaria scoperta archeologica avvenuta sull’isola di Bornholm, in Danimarca, ha gettato nuova luce su queste drammatiche circostanze.
Scoperta di pietre solari incise
Tra il 2013 e il 2018, gli archeologi hanno scavato nel sito di Vasagård West, situato sull’isola di Bornholm nel Mar Baltico, scoprendo 614 pietre piatte in scisto incise con motivi che richiamano il sole, i campi e le coltivazioni. Queste cosiddette pietre solari, risalenti a circa 4900 anni fa, furono trovate sepolte in un fossato durante un unico evento, suggerendo un legame con una crisi collettiva.
Secondo il dottor Rune Iversen, archeologo dell’Università di Copenaghen, la presenza di queste incisioni così particolari, realizzate nello stesso periodo, ha portato a ipotizzare una connessione con un evento naturale catastrofico.
L’eruzione vulcanica e le sue conseguenze
Gli scienziati del clima del Niels Bohr Institute hanno analizzato i nuclei di ghiaccio prelevati in Groenlandia e Antartide, rilevando alte concentrazioni di solfati nell’atmosfera intorno al 2900 a.C.. Questi dati indicano una colossale eruzione vulcanica, probabilmente avvenuta vicino all’equatore, che avrebbe diffuso ceneri in entrambi gli emisferi, provocando un raffreddamento globale.
Questa eruzione è classificata come la quindicesima più potente degli ultimi 12.000 anni. Tuttavia, il vulcano responsabile rimane sconosciuto. “Non sappiamo dove si trovi esattamente, ma la sua portata è chiara,” ha dichiarato Iversen.
Prove di un raffreddamento drammatico
Per comprendere l’impatto di questo evento sul clima locale, i ricercatori hanno studiato i sedimenti di un lago nella vicina Germania. Hanno riscontrato una drastica riduzione della luce solare nel periodo immediatamente successivo all’eruzione. Gli anelli degli alberi in Germania e negli Stati Uniti rivelano, inoltre, segni di scarsa crescita intorno al 2900 a.C., con evidenze di gelate primaverili ed estive.
Le temperature estive, in particolare, sarebbero diminuite di circa 7 gradi Celsius, rendendo le condizioni climatiche estremamente rigide e inadeguate per i raccolti. “Un’estate danese media è già fredda di per sé, ma sottrarre altri sette gradi significa compromettere seriamente la sopravvivenza agricola,” ha spiegato Iversen.
Sacrifici per il ritorno del sole
Gli archeologi ritengono che le pietre solari di Vasagård West rappresentino un rituale collettivo. L’atto di seppellire queste incisioni potrebbe essere stato un tentativo simbolico di riportare il sole e scongiurare ulteriori disastri.
Secondo i ricercatori, si tratta di una manifestazione di simbolismo religioso, probabilmente destinata a placare divinità o forze naturali. “Vediamo una comunità che si unisce in uno sforzo condiviso per influenzare l’ordine naturale e salvare i propri raccolti,” spiegano gli autori dello studio, pubblicato sulla rivista Antiquity.
Paragoni con il “vulcano di Cesare”
Per comprendere l’impatto di questa eruzione, gli studiosi hanno confrontato l’evento con il cosiddetto vulcano di Cesare, identificato con l’eruzione del Monte Okmok in Alaska nel 43 a.C.. Quella catastrofe causò inverni rigidi, carestie e epidemie in tutto il Mediterraneo. “L’eruzione del 2900 a.C. sembra aver avuto effetti simili,” ha affermato Iversen, paragonando i due eventi per gravità e conseguenze climatiche.
Le temperature estive drasticamente abbassate, la scarsità di cibo e le difficoltà di sopravvivenza trovano eco nei racconti classici sull’eruzione del Monte Okmok, rendendo questa analogia un utile strumento di comprensione.
Questa straordinaria scoperta offre uno sguardo sulle difficoltà e sulle risposte culturali delle comunità neolitiche, dimostrando come eventi naturali devastanti abbiano influenzato le credenze e i rituali dell’epoca.