Il Futuro dell’AMOC: Un Sistema di Correnti Oceaniche in Pericolo
Il cambiamento climatico è una delle sfide più urgenti del nostro tempo, e tra le molte ragioni per cui è cruciale ridurre rapidamente le emissioni di gas serra, il possibile indebolimento del sistema di correnti oceaniche noto come Circolazione Meridionale Atlantica (AMOC) occupa un posto di rilievo. Negli ultimi anni, diversi studi scientifici hanno riportato l’attenzione su questa preoccupazione climatica di lunga data, evidenziando i potenziali impatti catastrofici di un eventuale collasso di questo “nastro trasportatore” oceanico. Se le nuove ricerche sono corrette, questo processo potrebbe iniziare nei prossimi decenni.
Il Ruolo Cruciale dell’AMOC nel Clima Globale
L’AMOC è un vasto circuito oceanico che trasporta acqua calda verso nord attraverso l’Atlantico, fino all’Islanda e alla Groenlandia, dove si raffredda e scende in profondità prima di tornare verso sud. Questo sistema trasporta enormi quantità di calore dai tropici verso le regioni polari, contribuendo a bilanciare il clima terrestre.
Un Sistema in Equilibrio Precario
Il funzionamento dell’AMOC è stato relativamente stabile per circa 1.600 anni, ma i dati limitati e le stime basate su modelli indicano che ha già rallentato di qualche punto percentuale dalla metà del XX secolo. In passato, l’AMOC è collassato più volte, l’ultima delle quali tra circa 12.000 e 11.000 anni fa, con impatti significativi su vaste aree del pianeta.
Segnali di Allarme e Ricerche Recenti
Recentemente, l’attenzione si è concentrata sui possibili segnali di allarme di un collasso dell’AMOC. Nuove tecniche statistiche e approcci di modellazione stanno cercando di identificare indicatori precoci che potrebbero avvertirci anni o decenni prima di un punto di non ritorno. Questo punto critico potrebbe arrivare prima di quanto si pensasse in passato.
Le Conseguenze di un Collasso dell’AMOC
Un collasso dell’AMOC avrebbe conseguenze devastanti per il clima globale. Le temperature superficiali dell’aria nel nord-ovest dell’Europa potrebbero scendere ben al di sotto dei livelli attuali, anche in un mondo riscaldato dai gas serra prodotti dall’uomo. Questo potrebbe influenzare profondamente l’agricoltura e i modelli migratori.
Impatto sulle Temperature e sul Livello del Mare
Un collasso dell’AMOC potrebbe portare a un calo delle temperature annuali, soprattutto in inverno, che si estenderebbe fino agli Stati Uniti e alla maggior parte dell’Europa. Inoltre, il livello medio del mare potrebbe aumentare di un metro lungo la costa orientale degli Stati Uniti, aggravando gli effetti del riscaldamento degli oceani e dello scioglimento dei ghiacci.
Un Futuro Incerto
Le tempistiche e i dettagli di questi impatti sono ancora in fase di studio. Gli scienziati stanno cercando di comprendere non solo il clima finale dopo un collasso dell’AMOC, ma anche le fluttuazioni climatiche che potrebbero verificarsi durante il processo di collasso. Tutto ciò avverrebbe in concomitanza con le emissioni di combustibili fossili che già spingono il pianeta verso estremi climatici.
Monitoraggio e Osservazioni Attuali dell’AMOC
Nonostante le potenziali conseguenze di un collasso dell’AMOC, attualmente il sistema si trova in uno stato relativamente stabile. Tuttavia, la variabilità dell’AMOC su scale temporali brevi e lunghe è stata riconosciuta solo grazie a un programma di monitoraggio chiamato RAPID, avviato oltre due decenni fa.
Il Programma RAPID
Il programma RAPID, una collaborazione tra il National Oceanography Centre del Regno Unito, l’Università di Miami e la NOAA, monitora l’AMOC attraverso una serie di strumenti che misurano temperatura e salinità a diverse profondità. Questi dati sono combinati con misurazioni del vento per stimare il flusso oceanico.
Risultati Recenti e Implicazioni
Recenti studi hanno corretto i dati di un cavo sottomarino utilizzato per misurare la forza della Corrente della Florida, una parte cruciale dell’AMOC. Dopo la correzione, i dati mostrano una diminuzione meno significativa del trasporto totale dell’AMOC, riducendo il calo osservato dal 2004 al 2022 da circa il 14% a circa l’8%.
sebbene i dati attuali suggeriscano che un collasso completo dell’AMOC non sia ancora iniziato, c’è preoccupazione che un punto di non ritorno possa arrivare nei prossimi decenni, specialmente se le emissioni di gas serra non verranno ridotte drasticamente. La ricerca continua a cercare segnali di allarme precoci e a valutare come possiamo ridurre le probabilità di un collasso dell’AMOC.