Il progetto NEOWISE della NASA, che ha fornito agli astronomi una visione dettagliata degli oggetti vicini alla Terra, ha concluso la sua missione e si è disintegrato rientrando nell’atmosfera dopo oltre un decennio di attività.
Un Cielo Pieno di Sorprese
In una notte limpida, il cielo si riempie di oggetti luminosi: stelle, grandi pianeti, galassie e piccoli asteroidi che sfrecciano vicino alla Terra. Questi asteroidi, noti come oggetti vicini alla Terra, variano notevolmente in dimensioni. Alcuni superano i dieci chilometri di diametro, mentre altri sono molto più piccoli, misurando solo pochi metri.
Impatto degli Oggetti Vicini alla Terra
Di tanto in tanto, questi oggetti colpiscono la Terra a velocità elevate, circa 16 chilometri al secondo o più. Questo è circa 15 volte la velocità di un proiettile sparato da un fucile. Un impatto a tale velocità può facilmente danneggiare la superficie del pianeta e tutto ciò che si trova su di essa.
Gli impatti di grandi oggetti vicini alla Terra sono generalmente rari durante una vita umana tipica. Tuttavia, su una scala temporale geologica di milioni o miliardi di anni, sono più frequenti. Un esempio emblematico è l’asteroide di circa 10 chilometri di larghezza che si schiantò sulla Terra, portando all’estinzione dei dinosauri e creando il cratere di Chicxulub circa 65 milioni di anni fa.
Difesa Planetaria
Gli impatti più piccoli sono molto comuni, poiché esistono molti più piccoli oggetti vicini alla Terra. Un impegno internazionale noto come difesa planetaria protegge l’umanità da questi intrusi spaziali catalogando e monitorando quanti più oggetti vicini alla Terra possibile, inclusi quelli che si avvicinano pericolosamente al nostro pianeta. Gli studiosi definiscono gli oggetti che potrebbero collidere con la superficie terrestre come potenzialmente pericolosi.
La Missione NEOWISE
La NASA ha avviato la missione NEOWISE nel dicembre 2013. L’obiettivo principale di questa missione era utilizzare il telescopio spaziale del Wide-field Infrared Survey Explorer per rilevare e caratterizzare da vicino oggetti vicini alla Terra come asteroidi e comete.
Contributo alla Difesa Planetaria
NEOWISE ha dato un contributo significativo agli sforzi di difesa planetaria attraverso la sua ricerca per catalogare gli oggetti vicini alla Terra. Negli ultimi dieci anni, ha aiutato i difensori planetari, come noi e i nostri colleghi, a studiare questi oggetti.
Rilevamento degli Oggetti Vicini alla Terra
La missione NEOWISE ha rivoluzionato il modo di osservare gli oggetti vicini alla Terra. Ha continuato a utilizzare il veicolo spaziale della missione WISE della NASA, che operò dal 2009 al 2011, conducendo un’indagine all’infrarosso su tutto il cielo per rilevare non solo oggetti vicini alla Terra ma anche oggetti distanti come le galassie.
Il veicolo spaziale orbitava attorno alla Terra da nord a sud, passando sopra i poli, in un’orbita sincronizzata con il Sole, che gli permetteva di vedere il Sole nella stessa direzione nel tempo. Questa posizione gli consentiva di scansionare l’intero cielo in modo efficiente.
Fasi Operative della Missione
Poiché l’attrezzatura del veicolo spaziale doveva essere molto sensibile per rilevare oggetti lontani per WISE, utilizzava idrogeno solido, estremamente freddo, per raffreddarsi e evitare qualsiasi rumore che potesse interferire con la sensibilità degli strumenti. Alla fine, il refrigerante si esaurì, ma non prima che WISE avesse completato con successo i suoi obiettivi scientifici.
Fase Criogenica
Durante la fase criogenica, quando si raffreddava attivamente, il veicolo spaziale operava a una temperatura di circa -266 gradi Celsius, leggermente superiore alla temperatura dell’universo, che è di circa -270 gradi Celsius. Questa fase durò dal 2009 al 2011, fino a quando il veicolo spaziale entrò in ibernazione nel 2011.
Riattivazione e Contributi Finali
Dopo il periodo di ibernazione, la NASA decise di riattivare il veicolo spaziale WISE sotto la missione NEOWISE, con un focus più specializzato sul rilevamento degli oggetti vicini alla Terra, ancora possibile anche senza il raffreddamento criogenico. Durante questa fase di riattivazione, i rilevatori non dovevano essere altrettanto sensibili, né il veicolo spaziale doveva essere mantenuto freddo come durante la fase di raffreddamento criogenico, poiché gli oggetti vicini alla Terra sono più vicini rispetto ai bersagli lontani di WISE.
La perdita del raffreddamento attivo comportò che due dei quattro rilevatori a onde lunghe a bordo divennero così caldi da non poter più funzionare, limitando la capacità del veicolo. Tuttavia, NEOWISE utilizzò i suoi due rilevatori operativi per monitorare continuamente sia gli oggetti vicini alla Terra già rilevati che quelli nuovi.
L’Eredità di NEOWISE
A febbraio 2024, NEOWISE aveva effettuato oltre 1,5 milioni di misurazioni all’infrarosso di circa 44.000 oggetti diversi nel sistema solare. Tra questi, circa 1.600 erano scoperte di oggetti vicini alla Terra. NEOWISE fornì anche stime dettagliate delle dimensioni per oltre 1.800 oggetti vicini alla Terra.
Nonostante i contributi della missione alla scienza e alla difesa planetaria, fu dismessa nell’agosto 2024. Il veicolo spaziale iniziò infine a cadere verso la superficie terrestre fino a rientrare nell’atmosfera terrestre e bruciarsi il 1° novembre 2024.
I contributi di NEOWISE nella caccia agli oggetti vicini alla Terra hanno fornito agli scienziati una comprensione molto più profonda degli asteroidi attorno alla Terra. Ha anche offerto una migliore idea delle sfide che dovranno affrontare per rilevare oggetti deboli.
Il Futuro della Rilevazione degli Oggetti Vicini alla Terra
Quindi, NEOWISE ha trovato tutti gli oggetti vicini alla Terra? La risposta è no. La maggior parte degli scienziati crede ancora che ci siano molti più oggetti vicini alla Terra che devono essere identificati, in particolare quelli più piccoli.
Per portare avanti l’eredità di NEOWISE, la NASA sta pianificando una missione chiamata NEO Surveyor. Questo sarà un telescopio spaziale di nuova generazione in grado di studiare in dettaglio piccoli asteroidi vicini alla Terra, principalmente per contribuire agli sforzi di difesa planetaria della NASA. Identificherà centinaia di migliaia di oggetti vicini alla Terra che misurano fino a circa 10 metri di diametro. Il lancio del veicolo spaziale è previsto per il 2027.