La comunicazione interspecie
La comunicazione tra specie diverse non è un concetto riservato esclusivamente alle civiltà spaziali. Sul nostro pianeta, molteplici specie si scambiano informazioni attraverso segnali visivi, sonori e olfattivi. Solo recentemente abbiamo iniziato a decifrare i segreti di queste lingue straniere e gli scienziati del SETI Institute ritengono che comprendere questi linguaggi possa essere un valido banco di prova per la nostra capacità di comunicare con eventuali forme di vita extraterrestre.
La comunicazione con le balene
Le balene gobbe e la loro affinità con gli umani
Uno degli esempi più affascinanti di comunicazione interspecie è rappresentato dalle balene gobbe. Questi maestosi cetacei sono noti per la loro relativa affinità con gli esseri umani e per i loro canti che possono percorrere fino a 10.000 miglia attraverso le profondità oceaniche. Sia i turisti che gli scienziati sono attratti da questi animali, rendendoli oggetto di studio e ammirazione.
La ricerca del team Whale-SETI
Il team Whale-SETI, composto da ricercatori del SETI Institute, dell’UC Davis e della Alaska Whale Foundation, ha concentrato i propri studi su questi cetacei. Di recente, hanno pubblicato uno studio su PeerJ che descrive un incontro con una balena soprannominata “Twain”. Durante questo incontro, i ricercatori hanno inviato un segnale di “contatto” che ha catturato l’attenzione di Twain, la quale ha nuotato intorno alla loro imbarcazione per circa 20 minuti, rispondendo ad ogni segnale sonoro e adattandosi agli intervalli di tempo tra i suoni in quello che è stato descritto come uno “stile conversazionale”.
La teoria dell’informazione e la comunicazione con le balene
La base matematica della comunicazione
Sebbene gli scienziati abbiano compreso di aver salutato Twain, la loro comprensione del linguaggio delle balene si ferma lì. Fortunatamente, esiste una teoria matematica chiamata teoria dell’informazione che potrebbe aiutare in questo senso. Sviluppata negli anni ’40 dall’ingegnere elettrico Claude Shannon, questa disciplina analizza i segnali per la quantità di informazioni che contengono e cerca di correlare queste informazioni attraverso segnali multipli. Gli esperti di linguaggio ritengono che, combinando questa teoria con eventi del mondo reale, potrebbero riuscire a decifrare le informazioni contenute nei segnali e correlarle a tali eventi, arrivando a comprendere di cosa stanno “parlando” le balene.
La sfida della traduzione
Tradurre il linguaggio delle balene è solo un piccolo passo in questo percorso. Come molte tecnologie, la costruzione di un motore di traduzione richiederebbe una grande quantità di dati, che potrebbero comunque essere errati. Purtroppo, le balene non sono in grado di correggerci se traduciamo erroneamente la loro parola per “pesce” con quella per “foca”.
La comunicazione con le intelligenze aliene
La situazione potrebbe essere diversa nel caso di intelligenze extraterrestri. Gli esseri umani cercherebbero sicuramente di fornire feedback in qualsiasi dialogo con una specie aliena per assicurarsi di non essere fraintesi. È probabile che anche loro vorrebbero correggerci. Ma, fino a quando non troveremo un partner di dialogo, molte specie qui sulla Terra potrebbero voler comunicare con noi. Dobbiamo solo imparare come fare.
In conclusione, la ricerca sulla comunicazione interspecie non solo ci aiuta a comprendere meglio gli animali con cui condividiamo il nostro pianeta, ma potrebbe anche prepararci a comunicare con forme di vita al di fuori della Terra. Il lavoro del team Whale-SETI è solo l’inizio di un viaggio affascinante verso la comprensione di linguaggi sconosciuti e la possibilità di dialogo con intelligenze diverse dalla nostra.