Il mese di dicembre, un tempo sinonimo di paesaggi innevati e atmosfere natalizie, sembra aver perso parte del suo fascino invernale. I dati raccolti negli ultimi anni confermano una tendenza che molti hanno percepito: le nevicate di dicembre non sono più quelle di una volta.
La diminuzione delle nevicate a Toledo
Un trend in calo
A Toledo, Ohio, le statistiche mostrano una netta diminuzione della quantità media di neve caduta nel mese di dicembre. Negli ultimi 70 anni, si è registrato un calo del 33% delle precipitazioni nevose, un fenomeno che non riguarda solo questa città, ma che si estende a gran parte degli Stati Uniti continentali, rendendo sempre meno comuni i cosiddetti ”Natale bianchi”.
Le cause del cambiamento
Secondo il Dr. Todd Crail del Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università di Toledo, questo cambiamento è legato all’aumento della temperatura media a lungo termine nell’Oceano Pacifico. Questo surriscaldamento influisce sul percorso del flusso a getto, spostandolo sempre più a nord e determinando condizioni climatiche più secche e calde per la regione.
Le influenze di El Nino e del vortice polare
El Nino e il suo impatto
El Nino è uno dei fattori principali che influenzano il clima invernale. Questo fenomeno climatico, caratterizzato da un riscaldamento delle acque superficiali dell’Oceano Pacifico, ha ripercussioni significative sulle condizioni meteorologiche a livello globale, contribuendo a inverni più miti e a una riduzione delle precipitazioni nevose.
Il vortice polare e le sue variazioni
Un altro elemento chiave è il vortice polare, un termine che ha guadagnato popolarità durante l’inverno 2013-2014 a causa della sua debolezza in quel periodo. Quando il vortice polare è forte, assume la forma di un cerchio attorno all’Artico, trattenendo l’aria fredda. Se invece si indebolisce, prende una forma più oblunga e l’aria fredda può spostarsi più a sud. Negli ultimi inverni, questo processo di indebolimento è stato più lento a manifestarsi, portando a nevicate tardive che si protraggono fino a marzo e aprile.
Le prospettive future
Possibili grandi tempeste di neve
Nonostante il trend in atto, non si può escludere la possibilità di grandi tempeste di neve e inverni particolarmente nevosi in futuro. Tuttavia, con l’aumento delle temperature globali, è probabile che gli inverni con nevicate concentrate nella seconda parte della stagione diventino sempre più la norma.
Il riscaldamento globale e le sue conseguenze
Il riscaldamento globale, con l’accumulo di calore negli oceani durante l’estate boreale, fa prevedere un incremento di questi fenomeni climatici. Di conseguenza, le nevicate di dicembre potrebbero diventare un ricordo del passato, mentre gli inverni potrebbero caratterizzarsi per un clima più mite e per precipitazioni nevose più scarse e tardive.
In conclusione, il cambiamento climatico sta modificando il volto delle stagioni, influenzando non solo la biodiversità e gli ecosistemi, ma anche le nostre tradizioni e le nostre aspettative legate al periodo invernale. La riduzione delle nevicate di dicembre è solo uno degli aspetti di un fenomeno molto più ampio e complesso, che richiede attenzione e azioni concrete per essere affrontato.