L’uragano Rafael nel Golfo del Messico: Un Fenomeno Raro
Nel vasto archivio di eventi meteorologici che hanno interessato l’Atlantico, solo una manciata di tempeste ha attraversato il Golfo del Messico come uragani per poi dissiparsi senza mai toccare terra come cicloni tropicali. Questo novembre, l’uragano Rafael sembra destinato a unirsi a questo ristretto gruppo di fenomeni, distinguendosi come l’unico uragano di grande intensità tra di essi.
Un Uragano di Categoria 3 nel Golfo del Messico
La Forza di Rafael
All’inizio di venerdì, Rafael ha brevemente riguadagnato forza, raggiungendo la categoria 3, diventando così l’uragano più occidentale mai registrato nel mese di novembre. Fortunatamente, il suo percorso lo manterrà sopra le acque del Golfo, anche se la costa del Golfo sentirà la sua influenza. Alle 16:00 EDT di venerdì, Rafael era un uragano di categoria 2, situato a circa 805 chilometri a est di Brownsville, in Texas, e si muoveva verso ovest a una velocità di 14 km/h. La pressione centrale minima era di 967 mb, con venti sostenuti che avevano raggiunto i 161 km/h, dopo aver toccato un picco di 193 km/h all’inizio della giornata.
Condizioni Atmosferiche e Previsioni
Nonostante le intense tempeste che continuavano a svilupparsi all’interno di Rafael, l’immagine satellitare non mostrava più un occhio ben definito, e il vento in quota stava limitando il flusso d’aria superiore sul lato occidentale dell’uragano. Le temperature superficiali del mare nel Golfo del Messico erano a livelli record per il periodo dell’anno, ma l’aria secca a nord e ovest di Rafael, insieme a un’alta pressione in costruzione a ovest, impediranno alla tempesta di avvicinarsi alla terraferma, privandola delle sue precipitazioni e temporali nel corso del fine settimana. Si prevede che l’umidità relativa a metà livello intorno a Rafael scenderà dal 45-50% di venerdì pomeriggio al 25-30% entro lunedì. Col tempo, l’aria secca e il vento in quota indeboliranno la convezione di Rafael, compromettendo la sua struttura.
Un Confronto con il Passato
Il Caso di Jeanne nel 1980
Tra gli uragani del Golfo che non hanno toccato terra come cicloni tropicali, il più forte è stato Jeanne nel 1980. Jeanne ha raggiunto la categoria 2 nel sud del Golfo centrale l’11 novembre 1980, non lontano da dove Rafael ha raggiunto la sua massima intensità. Similmente al percorso previsto per Rafael, Jeanne si è spostata verso ovest ma ha incontrato un’alta pressione che l’ha bloccata al largo della costa del sud del Texas e del nord-est del Messico, dove si è mossa in modo irregolare mentre si indeboliva e alla fine si è fusa con un fronte.
Altri Uragani Simili
Anche l’uragano Alberto, di categoria 1 nel 1982, non è riuscito a toccare terra prima di dissiparsi nel Golfo. Quest’ultimo è stato una tempesta di inizio giugno che si è intensificata nel Golfo appena al largo della costa nord-occidentale di Cuba, causando devastanti inondazioni che hanno ucciso 23 persone e provocato danni per oltre 200 milioni di dollari (2024 USD). Come Alberto, Rafael ha causato gravi problemi a Cuba prima di entrare nel Golfo. Rafael ha toccato terra come tempesta di categoria 3 sulla costa sud-occidentale di Cuba mercoledì, interrompendo la rete elettrica nazionale per un giorno, il secondo guasto del genere nel mese passato. Secondo Reuters, venerdì l’energia elettrica era ancora assente nell’area dell’Avana fino a giovedì sera, senza che fosse stato annunciato un calendario per il ripristino.
La Stagione degli Uragani e le Prospettive Future
Condizioni nel Mar dei Caraibi
La stagione degli uragani nell’Atlantico termina ufficialmente il 30 novembre. Tuttavia, i modelli a lungo termine suggeriscono che un altro sistema potrebbe svilupparsi nel Mar dei Caraibi a metà novembre, a causa della ricorrente caratteristica del Gyre Centroamericano. Il Mar dei Caraibi rimane abbastanza caldo da supportare lo sviluppo di uragani, con una temperatura media di circa 29,5 gradi Celsius, più alta rispetto a qualsiasi altro anno registrato per il 7 novembre, eccetto l’anno scorso, 2023. Se le condizioni in quota dovessero evolversi in modo favorevole, qualsiasi sviluppo nel Mar dei Caraibi meriterebbe attenzione per i potenziali impatti regionali.
Implicazioni per il Futuro
L’osservazione di fenomeni come l’uragano Rafael offre importanti spunti per comprendere meglio le dinamiche degli uragani nel Golfo del Messico e nel Mar dei Caraibi. Questi eventi, sebbene rari, sottolineano l’importanza di monitorare costantemente le condizioni atmosferiche e oceaniche per prevedere e mitigare i potenziali impatti delle tempeste tropicali. Con il cambiamento climatico che continua a influenzare i modelli meteorologici globali, la comprensione e la preparazione diventano strumenti essenziali per affrontare le sfide future.