La controversia sulla costante di Hubble-Lemaitre e la nuova soluzione proposta
L’universo è in continua espansione e la velocità di questo fenomeno è misurata dalla costante di Hubble-Lemaitre. Tuttavia, esiste una discrepanza tra i valori ottenuti con diversi metodi di misurazione, creando una tensione tra i cosmologi. Recentemente, un gruppo di ricercatori ha proposto una soluzione innovativa a questo dilemma, basata su una teoria alternativa della gravità.
La tensione di Hubble
La costante di Hubble-Lemaitre
La costante di Hubble-Lemaitre è un parametro fondamentale per comprendere la velocità di espansione dell’universo. Questa costante è stata oggetto di studio fin dalla sua scoperta e la sua misurazione è essenziale per la cosmologia moderna. Tuttavia, i valori ottenuti attraverso l’osservazione di regioni distanti e supernove di tipo Ia presentano una discrepanza significativa, creando una controversia nota come tensione di Hubble.
Le misurazioni contraddittorie
Le misurazioni della costante di Hubble-Lemaitre effettuate osservando l’universo primordiale forniscono un valore di circa 244mila chilometri all’ora per megaparsec. Al contrario, le misurazioni basate sulle supernove di tipo Ia, considerate candele standard per la loro precisione nel determinare le distanze, indicano un valore leggermente superiore, di quasi 264mila chilometri all’ora per megaparsec. Questa discrepanza ha portato i ricercatori a cercare nuove spiegazioni.
La nuova soluzione proposta
La teoria alternativa della gravità
Un gruppo di ricercatori delle Università di Bonn e St. Andrews ha proposto una soluzione basata sulla teoria della Modified Newtonian Dynamics (Mond), una teoria alternativa della gravità che potrebbe spiegare la discrepanza nei valori misurati. Secondo questa teoria, le deviazioni osservate sarebbero dovute a irregolarità nella distribuzione della materia nello spazio.
La bolla di materia e le simulazioni al computer
La Terra si troverebbe in una regione dello spazio con poca materia, simile a una bolla d’aria in una torta. Le galassie all’interno di questa bolla si muoverebbero verso le aree con maggiore densità di materia, spiegando così la loro maggiore velocità di allontanamento. Le simulazioni al computer basate sulla teoria Mond hanno confermato la presenza di queste bolle, fornendo una spiegazione plausibile alla tensione di Hubble.
In conclusione, la soluzione proposta dai ricercatori potrebbe risolvere il dilemma della costante di Hubble-Lemaitre, unificando i valori misurati e offrendo una nuova prospettiva sulla gravità e sull’espansione dell’universo. La ricerca continua per confermare queste ipotesi e per approfondire la nostra comprensione del cosmo.