Una scoperta significativa è stata fatta da Michelle Kirchner, ricercatrice dell’Università statale della Carolina del Nord, che ha documentato un’intera colonia di formiche Aphaenogaster mariae Forel, una specie rara, nella regione del Triangle in North Carolina. Questa specie, solitamente rinvenuta nelle chiome degli alberi, era precedentemente poco conosciuta, senza alcun dato registrato sui formicai maschi.
La scoperta di Michelle Kirchner
La ricerca di Michelle Kirchner ha portato alla luce una colonia di formiche raramente osservata, fornendo nuove informazioni su una specie poco compresa e stimolando ulteriori ricerche ecologiche.
Un habitat unico e caratteristiche distintive
Le Aphaenogaster mariae Forel sono un tipo raro di formiche con un addome sottile. A differenza delle loro cugine che nidificano prevalentemente nei detriti dei piani forestali, queste formiche vivono la maggior parte della loro vita nelle alte chiome degli alberi. Questo ciclo di vita arboreo è una pratica abbastanza comune per le formiche nelle aree tropicali, ma fino ad ora si sapeva poco sulla presenza o prevalenza di formiche arboree nella regione del Triangle.
Una svolta nella ricerca sulle formiche
Fino ad oggi, non esistevano fotografie o collezioni documentate dei maschi di questa specie. Allo stesso modo, non si sapeva quante popolazioni esistessero, dove si trovassero o quali habitat preferissero. Tuttavia, queste nuove descrizioni dettagliate di tutti i membri della colonia forniscono alcuni indizi.
Il significato e la ricerca futura
La riscoperta di questa specie da parte di Kirchner ci aiuta a comprendere meglio la composizione unica della biodiversità della Carolina del Nord.
L’importanza ecologica
“Non sappiamo quanto sia importante questa specie per l’ecologia delle foreste nella regione del Triangle”, afferma Kirchner. “Questo diverso sforzo di indagine ha cambiato ciò che stiamo scoprendo e la nostra prospettiva su ciò che è possibile trovare. Ci sono ancora scoperte da fare, anche nelle terre di caccia del fiume Neuse”.
La ricerca futura
“Questa è un’ottima dimostrazione di una specie così raramente incontrata che è impossibile trarre conclusioni su quanto sia effettivamente rara o meno”, dice Elsa Youngsteadt, professore di ecologia applicata alla NC State e coautore dello studio. ”Le osservazioni di Michelle suggeriscono che queste specie siano piuttosto localizzate, ma è necessario svolgere ulteriori lavori”.
Lo studio è stato coautore di Matthew Bertone dell’Università statale della Carolina del Nord e Bonnie Blaimer dell’Istituto Leibniz per la Scienza dell’Evoluzione e della Biodiversità.