La gestione delle specie invasive è una sfida globale che richiede interventi mirati per proteggere gli ecosistemi nativi. In Australia, la presenza di cavalli selvatici, noti come Brumbies, ha portato a gravi danni ambientali, costringendo le autorità a prendere misure drastiche. Il governo del New South Wales ha deciso di ripristinare il metodo di abbattimento aereo per ridurre la popolazione di questi equini e salvaguardare la biodiversità del Parco Nazionale di Kosciuszko.
La problematica dei Brumbies
Impatto ambientale
I Brumbies, originariamente introdotti in Australia dai coloni europei, sono diventati una specie invasiva che minaccia la flora e la fauna autoctona. La loro presenza nel Parco Nazionale di Kosciuszko ha causato la distruzione di habitat essenziali per la sopravvivenza di specie a rischio come il pesce galaxias e la rana corroboree meridionale. La loro abbondante popolazione, stimata in circa 17.432 esemplari, ha reso necessario un intervento deciso per prevenire l’estinzione di specie native e il degrado dell’ecosistema alpino.
Obiettivi di riduzione
La legge australiana impone una drastica riduzione del numero di Brumbies, fissando un limite massimo di 3.000 individui entro giugno 2027. Per raggiungere questo obiettivo, il governo ha valutato diverse strategie, inclusi il trasferimento, la sedazione e l’abbattimento da terra, ma senza ottenere risultati significativi. Di fronte all’urgenza della situazione, è stato deciso di reintrodurre l’abbattimento aereo come metodo efficace per controllare la popolazione.
La soluzione controversa
Il ritorno dell’abbattimento aereo
L’abbattimento aereo, che prevede l’uso di elicotteri per sparare ai cavalli, è stato scelto come metodo di gestione dopo un processo di consultazione che ha visto l’approvazione dell’82% dei 11.002 soggetti interessati. Nonostante possa sembrare una soluzione drastica, è stata ritenuta necessaria per proteggere le specie autoctone e l’integrità dell’ecosistema. Questo metodo era già stato utilizzato nel 2000, ma era stato in gran parte vietato a seguito delle proteste pubbliche.
Le reazioni contrastanti
La decisione ha suscitato reazioni diverse. Da un lato, esponenti del governo e organizzazioni ambientaliste sostengono che l’abbattimento aereo sia l’unico modo per ridurre efficacemente la popolazione di Brumbies e salvare il parco nazionale e gli animali nativi che vi abitano. Dall’altro, gruppi come l’Australian Brumby Alliance si oppongono fermamente, chiedendo di rafforzare il metodo di cattura passiva e ricollocamento come gestione preferenziale della popolazione, riservando i metodi letali solo per aree ad alta densità e zone fragili.
In conclusione, la decisione di ripristinare l’abbattimento aereo dei Brumbies in Australia è una misura estrema che riflette la gravità dell’impatto ambientale causato da questa specie invasiva. Sebbene controversa, è vista da molti come l’unica soluzione praticabile per preservare la biodiversità e gli ecosistemi unici del Parco Nazionale di Kosciuszko.