La Nuova Zelanda è famosa in tutto il mondo per il suo uccello nazionale, il kiwi, tanto che gli abitanti dell’isola hanno adottato il soprannome di “Kiwis” come proprio. Questi uccelli non volatori, facilmente riconoscibili, hanno affrontato innumerevoli problemi a causa dell’aumento delle specie invasive nel loro habitat naturale. Tuttavia, gli sforzi di conservazione hanno aiutato a proteggere le diverse specie di kiwi da questi intrusi. Recentemente, dei pulcini di kiwi selvatici sono nati appena fuori dalla capitale della nazione, Wellington, per la prima volta in oltre un secolo.
La rinascita dei kiwi a Wellington
Le specie di kiwi in Nuova Zelanda
In Nuova Zelanda vivono cinque specie di kiwi: il kiwi bruno dell’Isola del Nord (Apteryx mantelli), il tokoeka (Apteryx australis), il rowi (Apteryx rowi), il kiwi maculato grande (Apteryx haastii) e il piccolo kiwi maculato/kiwi pukupuku (Apteryx owenii). Secondo Save The Kiwi, rimangono solo circa 24.500 esemplari di kiwi bruno selvatico.
La minaccia delle specie invasive
I kiwi si sono evoluti in un habitat insulare privo di predatori e, di conseguenza, hanno quasi nessuna difesa naturale. A un certo punto, il problema delle specie invasive era così grave che si pensava che 20 kiwi venissero uccisi ogni settimana. Tuttavia, il Capital Kiwi Project ha lavorato per ripristinare una popolazione fiorente di kiwi nell’area di Wellington e, l’anno scorso, ha rilasciato circa 60 uccelli adulti in natura.
Il successo del progetto di conservazione
La scoperta dei pulcini
I conservazionisti hanno recentemente annunciato che, nelle ultime due settimane, quattro pulcini di kiwi bruno sono stati trovati sulle colline che circondano Wellington, scoperti per la prima volta da un volontario. I pulcini sono i primi a nascere in natura in quest’area in più di 150 anni e il progetto ha condiviso foto dei giovani pulcini sul loro account Instagram.
Il monitoraggio e la protezione dei pulcini
Il team continuerà a monitorare i pulcini fino a quando non raggiungeranno il peso target di 800 grammi (1,7 libbre), considerato sufficientemente grande per poter resistere a una donnola (Mustela erminea), un membro più piccolo della famiglia dei mustelidi e specie invasiva in Nuova Zelanda che ha causato grossi problemi alle popolazioni di kiwi. Capital Kiwi aveva precedentemente intrapreso una missione per rimuovere il predatore dall’area posizionando 4.600 trappole con l’aiuto di ciclisti locali. Hanno anche insegnato ai proprietari di cani del posto come tenere al sicuro i kiwi dai loro animali domestici.
Il fondatore del progetto, Paul Ward, ha dichiarato di ritenere che ci possano essere altri pulcini nelle colline che circondano Wellington pronti a fare il loro ritorno. Parlando con AFP, Ward ha detto: “Abbiamo grandi speranze che questi siano i primi di molti”.
In conclusione, il successo del Capital Kiwi Project è un esempio luminoso di come gli sforzi di conservazione possano portare a risultati significativi nella protezione delle specie in pericolo. Con il sostegno della comunità e un lavoro di squadra dedicato, i kiwi stanno facendo un ritorno trionfale nella loro terra natia.