Già da diversi mesi, in tutto il mondo si è dato il via al programma di vaccinazione di massa per contrastare la diffusione del COVID. Come tutti i vaccini, sono stati approvati dopo studi approfonditi su quali possano essere gli effetti e le eventuali conseguenze, anche per quanto riguarda la fertilità.
Gli studiosi hanno condotto una serie di ricerche e di raccolta dati andando a confrontare le cartelle sanitarie di 43 uomini prima e dopo la vaccinazione, arrivando alla conclusione che non vi sono differenze nei parametri di sperma prelevati.
Si può dunque sostenere che i vaccini, di norma, non abbiano alcun effetto sulla fertilità maschile.
Vaccinarsi se si vuole diventare genitori è quindi la scelta più giusta da fare. Va considerato che i vaccini vengono messi in commercio quando dalle fasi di test emerge che non esiste un pericolo per le persone e anche dopo la commercializzazione gli studi proseguono.
Tuttavia, sappiamo che nel caso dei vaccini anti-COVID esiste un diffuso scetticismo che va al di là della comunità ideologicamente no-vax e che dipende un po’ dall’oggettiva rapidità con cui sono stati commercializzati, un po’ da difetti di comunicazione, soprattutto nella fase iniziale, un po’ da alcuni casi fatali sospetti, comunque rarissimi, che si sono riscontrati con alcuni tipi di vaccino.
Ovviamente, come tutti i medicinali, anche i vaccini possono indurre effetti collaterali che vanno dai più banali, come febbre, irritabilità e stanchezza, ad alcuni più gravi ma comunque assai rari. Ad esempio, bisognerebbe prestare una particolare attenzione ad eventuali reazioni allergiche scatenate dall’iniezione e che si verificano nei primi minuti successivi.
Avere già effettuato il vaccino prima del concepimento di un bambino può davvero fare la differenza per una serie di motivi. In primo luogo, se la donna incinta dovesse contrarre il Covid durante la gravidanza, questo potrebbe essere davvero un pericolo per il bimbo che si appresta a nascere ed anche per la donna stessa. Con il vaccino, invece, anche se la mamma dovesse ammalarsi, gli effetti del virus sarebbero molto più lievi e semplici da tenere sotto controllo.
Va ricordato che il vaccino non può essere fatto dalle persone di età inferiore ai 12 anni, mentre per le donne già in stato di gravidanza, al momento ci sono pochi studi a disposizione, ma secondo il parere del CDC americano, non dovrebbero sussistere rischi.