Nel vasto universo delle esplorazioni spaziali, gli specchi dorati stanno diventando un elemento distintivo. Dopo il successo del telescopio spaziale Webb, caratterizzato dalla sua imponente matrice di specchi esagonali, l’attenzione si sposta ora sulla missione Lisa dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Questa missione, prevista per il lancio nel 2035, si avvarrà di una serie di piccoli telescopi, ciascuno dotato di uno specchio dorato di 46 mm di diametro. Questi strumenti innovativi sono stati sviluppati in collaborazione con la NASA, che ha recentemente presentato un prototipo di uno di questi telescopi.
La Collaborazione tra ESA e NASA
La missione Lisa rappresenta un esempio significativo di cooperazione internazionale nel campo dell’astronomia. L’ESA ha scelto di collaborare con la NASA per la costruzione di questi telescopi, che saranno parte integrante del primo interferometro spaziale per onde gravitazionali.
Il Prototipo del Telescopio
Il 20 Maggio scorso, un prototipo in scala reale del telescopio destinato alla missione Lisa è stato trasferito in una camera bianca presso il Goddard Space Flight Center della NASA a Greenbelt, nel Maryland. Questo prototipo, ancora nel suo telaio di spedizione, è stato sottoposto a una serie di test rigorosi per verificarne l’integrità e le prestazioni. Realizzato in vetroceramica Zerodur, un materiale noto per la sua stabilità dimensionale in un ampio intervallo di temperature, il telescopio presenta una superficie speculare rivestita in oro.
La Struttura della Missione
La missione Lisa prevede l’impiego di tre veicoli spaziali che voleranno in formazione, creando un triangolo equilatero con lati di 2,5 milioni di chilometri. Questi veicoli seguiranno la Terra nella sua orbita intorno al Sole, operando come un unico sistema. Gli specchi dei telescopi, due per ciascun veicolo, avranno il compito di ricevere e riflettere raggi di luce laser, stabilendo un collegamento tra i vertici del triangolo.
Il Rilevamento delle Onde Gravitazionali
Il cuore della missione Lisa è il rilevamento delle onde gravitazionali, un fenomeno che offre una nuova finestra sull’universo. Queste onde, previste dalla teoria della relatività generale di Einstein, sono increspature nello spazio-tempo causate da eventi cosmici estremamente energetici.
Il Metodo di Rilevazione
Il passaggio di un’onda gravitazionale sarà rilevato misurando la variazione di distanza tra due cubi d’oro “fluttuanti”, noti come masse di prova, posizionati su ciascuna navicella. Questo metodo consentirà di misurare distanze con una precisione incredibile, fino a picometri, ovvero miliardesimi di millimetro. Grazie a questa tecnologia, sarà possibile rilevare onde gravitazionali generate da eventi come la fusione di buchi neri o stelle di neutroni.
Il Ruolo dei Telescopi Gemelli
I telescopi gemelli a bordo di ogni navicella avranno il compito di trasmettere e ricevere raggi laser a infrarossi, mantenendo il contatto con i loro compagni. La NASA è impegnata nella fornitura di tutti e sei i telescopi necessari per la missione Lisa. Ryan DeRosa, ricercatore presso il Goddard Space Flight Center, ha sottolineato l’importanza del prototipo, denominato Engineering Development Unit Telescope, nel guidare la costruzione dell’hardware di volo.
La missione Lisa rappresenta un passo avanti significativo nella nostra comprensione dell’universo. Grazie alla collaborazione tra ESA e NASA, e all’uso di tecnologie all’avanguardia come gli specchi dorati e i telescopi gemelli, saremo in grado di esplorare fenomeni cosmici finora inaccessibili. Questa missione non solo amplierà le nostre conoscenze scientifiche, ma aprirà anche nuove possibilità per l’osservazione dell’universo, portandoci un passo più vicino alla comprensione dei misteri del cosmo.