Il Deserto di Atacama, situato nel nord del Cile, è uno dei luoghi più aridi e inospitali del pianeta. Tuttavia, in tempi antichi, questo paesaggio ostile era abitato da popolazioni che hanno lasciato un’impronta indelebile sulla terra: i geoglifi. Queste enormi opere d’arte, incise nel terreno, sono sopravvissute per millenni, testimoniando la creatività e la resilienza degli esseri umani che le hanno create. Tra questi, il più imponente è il Gigante di Atacama, il più grande geoglifo antropomorfo preistorico conosciuto al mondo.
Il Gigante di Atacama: Un Colosso Preistorico
Il Gigante di Atacama si estende per ben 119 metri lungo le pendici del Cerro Unitá, guardando verso nord-est. Questa figura, che ricorda una sorta di “Barbie strana” con arti stilizzati e un copricapo appuntito, è stata dichiarata Bene Nazionale Protetto dal Ministero dei Beni Nazionali del Cile nel 2020. Secondo Karsen Lambers, dell’Università di Leiden, questo geoglifo rappresenta “la più grande figura umana conosciuta prodotta nella preistoria”. Ma cosa spingeva queste antiche popolazioni a creare tali opere monumentali?
Origini e Significato
Le origini del Gigante di Atacama sono avvolte nel mistero. Alcuni studiosi ipotizzano che il geoglifo possa essere stato utilizzato come calendario astronomico, con le sue quattro punte che si allineano con il sole o la luna in determinati periodi dell’anno. Altri suggeriscono che possa trattarsi di un’opera di origine extraterrestre. Tuttavia, la verità è probabilmente più terrena: queste opere avevano un profondo significato culturale e religioso per le popolazioni che le hanno create.
La Tecnica di Creazione
La maggior parte dei geoglifi, incluso il Gigante di Atacama, è stata realizzata utilizzando la tecnica ”estrattiva”. Questo metodo consiste nel raschiare via lo strato superficiale ossidato del terreno, creando un disegno più chiaro che contrasta con il materiale circostante più scuro. Alcuni geoglifi, invece, sono stati creati con la tecnica “additiva”, che prevede l’uso di pietre per formare un mosaico più scuro rispetto al terreno circostante. In alcuni casi, entrambe le tecniche sono state combinate per ottenere effetti particolari.
La Vita nel Deserto di Atacama
Vivere nel Deserto di Atacama non era affatto semplice. Le popolazioni che abitavano questa regione dovevano affrontare condizioni ambientali estremamente difficili, trovando soluzioni creative per sopravvivere. L’acqua, risorsa vitale, era scarsa e preziosa, e i lama erano fondamentali per il trasporto e la sopravvivenza.
Un Ambiente Ostile
Il Deserto di Atacama è noto per essere uno dei luoghi più aridi del mondo, con precipitazioni annue quasi inesistenti. In questo contesto, le popolazioni locali dovevano sviluppare una profonda conoscenza del territorio per individuare le rare fonti d’acqua e creare una rete complessa di percorsi per spostarsi in sicurezza.
Il Significato Culturale dei Geoglifi
Nonostante le difficoltà, queste popolazioni hanno trovato il tempo e le risorse per creare i geoglifi, che si ritiene avessero un grande significato culturale e religioso. Sebbene il significato esatto del Gigante di Atacama rimanga sconosciuto, è chiaro che queste opere erano importanti per le comunità che le hanno realizzate. Come ha spiegato Marika Labas dell’Università del New Hampshire, “il messaggio contenuto nel ‘Gigante di Atacama’ era molto rilevante per gli antichi abitanti del deserto, e sicuramente c’è ancora qualcosa di prezioso da decifrare per le generazioni future”.
Il Gigante di Atacama continua a suscitare interesse e curiosità, non solo per le sue dimensioni colossali, ma anche per il mistero che lo circonda. Mentre nuove scoperte, come il geoglifo del gatto delle Ande in Cile, continuano a emergere, il deserto potrebbe ancora riservare molte sorprese.