La scienza è fondamentale in ogni settore, anche in quello sportivo. In questo articolo vedremo come nuovi tipi di indumenti altamente tecnologici potrebbero aiutare gli atleti a contrastare i colpi di calore durante competizioni svolte in condizioni climatiche estreme.
Quando la temperatura aumenta bruscamente
Tempo fa il corridore Callum Hawkins ebbe un mancamento durante una gara australiana in seguito all’aumento della temperatura che arrivò a toccare i 30°C. Questo avvenimento si manifestò durante la famosissima maratona australiana della Gold Coast in seguito ai giochi della Commonwealth del 2018. L’atleta si sentì male all’improvviso e venne lasciato sul ciglio della strada prima di essere preso in carico dai soccorsi.
In questo caso le conseguenze non si sono rivelate gravi, ma in alcuni casi potrebbero subentrare pericolose complicazioni, in quanto i colpi di calore possono essere addirittura letali, come è accaduto al giocatore di football americano Jotdan McNair, che morì per questo motivo dopo aver svolto degli allenamenti presso l’università che frequentava. La morte del giocatore sopraggiunse poiché il personale dell’università aspettò più di un’ora prima di agire e chiamare i soccorsi, e quando questi giunsero sul posto era ormai troppo tardi.
Sport ed alte temperature
Gli studi parlano chiaro: lo sport praticato ad elevate temperature può essere rischioso, e i dati che attestano tale affermazione risalgono al lontano 1930, quando lo scienziato sportivo Paul Hough fece tale scoperta.
Gli atleti che si allenano ad alte temperature, infatti, non rischiano delle complicazioni solamente quando essi sono abituati a farlo in maniera costante, poiché il corpo impara ad adattarsi alla temperatura troppo alta solo se sollecitato per diverso tempo.
Sono state perfezionate diverse strategie per migliorare la vita degli sportivi, in modo da ridurre l’insorgenza dei colpi di calore e contrastare le conseguenze ad essi collegate.
Tuttavia, i cambiamenti climatici in atto fanno sì che sempre più spesso accada agli atleti di dover gareggiare in condizioni di calura estreme, ed è per questo che urgono studi più approfonditi in grado di tutelare al meglio le condizioni fisiche degli atleti.
Tutto ciò ha il fine di prevenire spiacevoli inconvenienti che potrebbero verificarsi a luglio durante lo svolgimento delle Olimpiadi di Tokyo, dove sono previste delle temperature molto alte combinate ad altissimi tassi di umidità. Già a Pechino fu un disastro per molti atleti, e si decisero variazioni di orario per disputare le competizioni.
Indumenti a prova di calore
Per evitare di svolgere attività fisica in condizioni estreme dove la temperatura tende a raggiungere picchi spropositati, sono stati progettati degli indumenti in grado di regolare al meglio la temperatura corporea, facendo sì che quando questa raggiunge livelli troppo alti il corpo possa raffreddarsi in maniera graduale, senza incorrere in sbalzi di temperatura troppo forti e scatenare così le condizioni ideali per far sì che si manifesti il colpo di calore.
Tutto ciò è frutto di studi in cui gli atleti sono stati fatti allenare in camere apposite, dove venivano artificialmente ricreate delle condizioni estreme utili a testare i limiti umani. Anche se la strada per risolvere questo problema è ancora lunga, si spera che questo contributo possa ridurre il numero di vittime sportive colpite dai colpi di calore.