Nel marzo del 1946, la USS Stewart fece ritorno nella Baia di San Francisco dopo essere stata utilizzata sia dalle forze statunitensi che da quelle giapponesi durante la guerra.
La scoperta del relitto della USS Stewart
Un ritrovamento storico
Gli investigatori subacquei hanno localizzato il relitto di un cacciatorpediniere della Marina degli Stati Uniti, la USS Stewart, che era stato perso per quasi 80 anni. Questo relitto, un tempo noto come “La nave fantasma del Pacifico”, è stato trovato al largo della costa della California settentrionale, a una profondità di 1.067 metri sotto la superficie dell’acqua.
Collaborazione internazionale
La USS Stewart è stata rinvenuta all’interno dei confini del Cordell Bank National Marine Sanctuary grazie a una vasta spedizione collaborativa tra Ocean Infinity, la Air/Sea Heritage Foundation, SEARCH, l’Office of National Marine Sanctuaries della NOAA e il Naval History and Heritage Command (NHHC). La missione per trovare il relitto ha coinvolto l’invio di droni subacquei autonomi sviluppati da Ocean Infinity, che hanno effettuato una scansione metodica e approfondita del fondale marino, completata in 24 ore. I dati recuperati hanno mostrato l’incredibile immagine della nave affondata, che giaceva in posizione verticale sul fondo del mare.
La storia della USS Stewart
Costruzione e servizio durante le guerre mondiali
La Stewart fu costruita a Filadelfia, in Pennsylvania, nel settembre del 1919 e commissionata nel settembre del 1920. Sebbene fosse troppo tardi per partecipare alla Prima Guerra Mondiale, la nave vide azione in prima linea durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1941, la Stewart era di stanza a Manila come parte della Flotta Asiatica, incaricata di opporsi ai progressi dell’Impero Giapponese.
Un destino travagliato
Nel 1942, la nave subì danni durante un combattimento e un incidente la intrappolò in un bacino di carenaggio a Giava. L’equipaggio fu costretto ad abbandonare la Stewart mentre le forze giapponesi si preparavano a prendere l’isola. Tuttavia, questo non segnò la fine della storia della nave. Recuperata e riparata, la Stewart fu messa in servizio dalla Marina Imperiale Giapponese come Patrol Boat No. 102 e fu avvistata dai piloti alleati operare ben oltre le linee nemiche.
Il ritorno e l’affondamento della USS Stewart
Ritorno negli Stati Uniti
Dopo la fine della guerra, la Stewart fu trovata a galla a Kure, in Giappone, e riportata a San Francisco dalla Marina degli Stati Uniti. In una cerimonia finale descritta come “emozionante”, la Stewart fu data sepoltura in mare nel 1946, quando fu affondata da razzi aerei, mitragliatrici e cannoni navali.
Un relitto ben conservato
La USS Stewart è diventata un habitat per varie forme di vita oceanica da quando è affondata. Nonostante ciò, la nave è sorprendentemente ben conservata. Le scansioni condotte dai droni subacquei indicano che la nave è in gran parte intatta e appare ancora “elegante e imponente”. Ha un livello di conservazione “eccezionale” per la sua età e potrebbe essere il miglior esempio conservato di un cacciatorpediniere “four stacker” della Marina degli Stati Uniti noto.
La missione di esplorazione
Scansioni e ispezioni dettagliate
Dopo la scoperta iniziale, il team ha registrato un’ulteriore indagine sonar ad alta risoluzione prima di lanciare un’ispezione visiva dettagliata del sito utilizzando un drone equipaggiato con telecamera. Il feed video è stato inviato in superficie tramite collegamento satellitare virtuale, dove esperti e stakeholder hanno potuto vedere la nave riposare nelle profondità.
Un simbolo della complessità della guerra nel Pacifico
“La USS Stewart rappresenta un’opportunità unica per studiare un esempio ben conservato di design di cacciatorpediniere dei primi del ventesimo secolo. La sua storia, dal servizio nella Marina degli Stati Uniti alla cattura giapponese e ritorno, la rende un potente simbolo della complessità della guerra nel Pacifico,” ha aggiunto il Dr. James Delgado, ora Vice Presidente Senior di SEARCH.
Questa non è la prima nave affondata identificata da Ocean Infinity. Nel 2020, insieme a SEARCH, hanno scoperto la USS Nevada. Poi, nel 2022, Ocean Infinity ha aiutato a trovare l’Endurance, la leggendaria nave che trasportava il Capitano Ernest Shackleton e il suo equipaggio verso l’Antartide nel 1915.
Sembra che questi nuovi droni subacquei autonomi possano inaugurare una nuova era di scoperte oceaniche, quindi forse la Stewart è solo una delle molte navi perdute che saranno presto ritrovate.