L’impatto dei satelliti Starlink sulla radioastronomia: una sfida crescente
Negli ultimi anni, l’orbita terrestre bassa è diventata un campo di battaglia per le aziende tecnologiche che cercano di espandere le loro reti di comunicazione. Tra queste, SpaceX ha lanciato migliaia di satelliti Starlink, progettati per fornire connessioni internet ad alta velocità in tutto il mondo. Tuttavia, mentre questi satelliti offrono vantaggi significativi per le telecomunicazioni, stanno anche sollevando preoccupazioni tra gli astronomi. Le osservazioni effettuate con il radiotelescopio Lofar hanno rivelato che i satelliti Starlink emettono onde radio indesiderate, interferendo con le osservazioni astronomiche. Questo problema non riguarda solo i satelliti di prima generazione, ma anche i nuovi modelli Starlink V2 Mini.
La crescita esponenziale dei satelliti in orbita
Un aumento senza precedenti
Negli ultimi anni, il numero di satelliti in orbita terrestre bassa è aumentato in modo esponenziale. Questo fenomeno è stato alimentato dalla crescente commercializzazione dello spazio e dai progressi tecnologici nel settore satellitare. Dal 2019, aziende come SpaceX e OneWeb hanno lanciato migliaia di satelliti, principalmente per scopi di telecomunicazione. Si stima che entro la fine del decennio, il numero di satelliti in orbita potrebbe superare le 100.000 unità. Questo aumento ha portato a una crescita delle emissioni di onde radio, sollevando serie preoccupazioni per il futuro della ricerca astronomica.
Le implicazioni per la radioastronomia
Le osservazioni condotte con il radiotelescopio Lofar hanno dimostrato che i satelliti Starlink emettono onde radio indesiderate che possono ostacolare le osservazioni astronomiche. Queste emissioni, note come radiazioni elettromagnetiche indesiderate (Uemr), sono state rilevate in quasi tutti i satelliti Starlink osservati, sia di prima che di seconda generazione. Le Uemr dei satelliti Starlink sono risultate essere 10 milioni di volte più luminose rispetto alle sorgenti astrofisiche più deboli osservate con Lofar. Questo rappresenta una sfida significativa per gli astronomi, che devono affrontare interferenze sempre più gravi nelle loro osservazioni.
Le nuove sfide poste dai satelliti Starlink V2 Mini
Emissioni più forti e frequenze più ampie
Le osservazioni recenti hanno rivelato che i satelliti Starlink di seconda generazione, noti come V2 Mini, emettono onde radio fino a 32 volte più luminose rispetto ai modelli precedenti. Questi nuovi satelliti emettono su una gamma più ampia di frequenze radio, superando le soglie di interferenza stabilite a livello internazionale. Questo aumento delle emissioni rappresenta una minaccia crescente per l’integrità delle osservazioni astronomiche, rendendo sempre più difficile per gli astronomi studiare l’universo senza interferenze.
La necessità di regolamentazioni più severe
La ricerca condotta con Lofar sottolinea l’importanza di stabilire norme più severe per le emissioni radio indesiderate dei satelliti. Gli esperti avvertono che l’umanità si sta avvicinando a un punto di svolta, in cui è necessario agire per preservare il cielo come finestra per esplorare l’universo. Le aziende satellitari, come SpaceX, devono adottare politiche spaziali sostenibili per ridurre al minimo le radiazioni indesiderate. La collaborazione tra le aziende satellitari, le agenzie di regolamentazione e la comunità astronomica è essenziale per sviluppare strategie di mitigazione efficaci.
Il ruolo cruciale della collaborazione internazionale
Nei Paesi Bassi, Astron gestisce il radiotelescopio Lofar, grazie al supporto normativo delle agenzie locali, provinciali e nazionali. Questo supporto ha permesso di effettuare oltre 1000 mitigazioni individuali per ridurre le interferenze radio, in collaborazione con decine di gruppi, aziende e agenzie. Jessica Dempsey, direttore generale e scientifico di Astron, sottolinea che queste tecniche avanzate per rilevare segnali deboli nell’universo hanno portato a progressi tecnologici significativi, beneficiando sia l’industria che la società. Tuttavia, per garantire una coesistenza armoniosa tra la radioastronomia e le costellazioni satellitari, è necessario che le autorità di regolamentazione e l’industria collaborino attivamente.
mentre i satelliti Starlink offrono vantaggi significativi per le telecomunicazioni globali, le loro emissioni radio indesiderate rappresentano una sfida crescente per la radioastronomia. È fondamentale che le aziende satellitari, le agenzie di regolamentazione e la comunità scientifica lavorino insieme per sviluppare soluzioni che consentano di preservare la qualità delle osservazioni astronomiche, garantendo al contempo i benefici delle tecnologie satellitari.