Il Fascino del Lato Sinistro: Un Viaggio tra Arte e Psicologia
Nel mondo moderno, dove i selfie sono diventati una parte integrante della nostra vita quotidiana, è interessante notare come un fenomeno psicologico antico continui a influenzare il modo in cui ci presentiamo al mondo. Questo fenomeno, noto come bias del lato sinistro, ha radici profonde che risalgono ai tempi in cui i ritratti a olio erano il mezzo principale per immortalare un volto. Ma cosa si cela dietro questa preferenza per il lato sinistro del viso? E perché, nonostante l’evoluzione tecnologica, continuiamo a mostrarci in questo modo?
Il Fenomeno del Bias del Lato Sinistro
Origini e Scoperte Iniziali
Il bias del lato sinistro è stato identificato per la prima volta negli anni ’70. Nel 1973, Christopher McManus e Nicholas Humphrey, allora ricercatori presso l’Università di Cambridge, analizzarono 1.474 ritratti provenienti dall’Europa occidentale, datati tra il XVI e il XX secolo. La loro ricerca rivelò che ben 891 di questi ritratti mostravano una predominanza della guancia sinistra del soggetto rispetto alla destra. Questo dato, pari al 60%, fu considerato altamente significativo dai ricercatori.
Nello stesso anno, Martin LaBar decise di esplorare se questo bias fosse presente anche in contesti più contemporanei. Analizzando due annuari universitari del 1972, LaBar notò una tendenza simile: le persone tendevano a esporre maggiormente il lato sinistro del viso. Queste scoperte iniziali hanno aperto la strada a ulteriori ricerche sul fenomeno.
Il Bias nei Selfie e nei Ritratti Moderni
Con l’avvento degli smartphone, il fenomeno del bias del lato sinistro ha trovato nuove conferme. Uno studio del 2015 ha dimostrato che, quando si scatta un selfie standard, le persone tendono a fotografare il lato sinistro del viso. Tuttavia, quando il selfie viene scattato in modalità specchio, emerge un bias verso la guancia destra. Questo suggerisce che, in generale, le persone preferiscono apparire nelle foto rivolte verso sinistra.
Gli autori dello studio hanno osservato che questi bias sono sorprendentemente stabili in diverse città e tra uomini e donne. Le città analizzate includevano New York, San Paolo, Berlino, Mosca e Bangkok. Altri studi hanno confermato queste tendenze, evidenziando che i selfie orientati a sinistra ricevono più “mi piace” e commenti su Instagram. Inoltre, la preferenza per le foto orientate a sinistra si estende anche alle rappresentazioni di scimpanzé.
Le Ragioni Dietro il Bias del Lato Sinistro
Ipotesi e Teorie
Nonostante l’esistenza del bias del lato sinistro sia stata ampiamente documentata, le ragioni alla base di questo fenomeno sono più difficili da determinare. McManus e Humphrey, nel loro primo studio, proposero diverse spiegazioni. Una delle ipotesi più semplici, ma facilmente confutabili, era che gli artisti, essendo per lo più destrimani, trovassero più facile disegnare un profilo rivolto a sinistra. Tuttavia, questa spiegazione non regge nell’era della fotografia e dei selfie.
Un’altra teoria suggerisce che il lato sinistro del viso sia percepito come più attraente o che il campo visivo sinistro, controllato dall’emisfero destro del cervello, sia più abile nel riconoscere i volti. Un’ulteriore ipotesi è che le persone siano più inclini a girare la testa verso destra per prime. Tuttavia, i dati non supportano pienamente nessuna di queste spiegazioni.
Espressività e Asimmetria Facciale
Una spiegazione più accettata è che le espressioni facciali siano asimmetriche e che tendiamo a esprimere maggiori emozioni sul lato sinistro del viso. Uno studio del 2017 pubblicato sulla rivista Laterality ha confermato che il bias del lato sinistro non è semplicemente il risultato di una preferenza estetica o di un bias percettivo. Gli autori hanno spiegato che la maggiore espressività anatomica della guancia sinistra è evidente anche quando le immagini vengono manipolate digitalmente per far sembrare una posa a sinistra come una a destra.
Influenza del Genere e del Contesto
McManus e Humphrey notarono anche una differenza tra i soggetti maschili e femminili nei ritratti: il bias del lato sinistro era più pronunciato nei ritratti femminili rispetto a quelli maschili. Tuttavia, ricerche più recenti hanno prodotto risultati contrastanti. Un poster presentato da ricercatori dell’Università di Oslo ha rilevato che, su 32 studi, 21 (66%) non hanno trovato un effetto del genere sul bias di posa. Pertanto, non è ancora chiaro se il genere giochi un ruolo significativo.
Anche il contesto ha la sua importanza. Uno studio su quasi 6.000 foto di profilo accademiche ha mostrato differenze di orientamento tra diversi campi, con gli scienziati più inclini a rivolgersi a destra e gli studiosi di inglese a mantenere il tradizionale bias a sinistra.
Un Fenomeno Umano Intrigante
Il bias del lato sinistro è solo uno dei tanti aspetti curiosi che ci rendono umani. Mentre continuiamo a scattare selfie, anche in luoghi improbabili, gli psicologi proseguiranno le loro ricerche su questo fenomeno. La nostra preferenza per il lato sinistro del viso, radicata nella storia e nella psicologia, continua a influenzare il modo in cui ci presentiamo al mondo, sia attraverso l’arte che la tecnologia moderna.