Nel Regno Unito, la stagione che segue l’estate è chiamata autunno, un termine derivato dal francese “automne” e, ancor prima, dal latino “autumnus”. Negli Stati Uniti, invece, la stessa stagione è comunemente nota come fall, un termine che ha origine dalla frase “fall of the leaf” (caduta della foglia). Questo contrasto linguistico ha suscitato curiosità e dibattiti, ma qual è la vera storia dietro questi due termini?
Origini del termine “autunno”
Influenza francese e latina
Il termine autunno ha radici profonde nella lingua francese e latina. Sebbene il tweet del 2013 affermasse erroneamente che la parola francese fosse “autompne”, la forma corretta è “automne”. Questo termine francese, a sua volta, deriva dal latino “autumnus”. Secondo l’Oxford English Dictionary, l’etimologia della parola è “in parte un prestito dal francese e in parte un prestito dal latino”. Merriam-Webster conferma che la radice più diretta è il latino “autumnus”.
Teorie etimologiche
Alcuni etimologi spingono l’origine del termine ancora più indietro, collegandolo all’etrusco “autu” o “auta”, che deriverebbe da “avil”, significando “anno”. L’idea è che la parola rappresenti il passaggio dell’anno. Tuttavia, Merriam-Webster ammette che “gli etimologi non sono sicuri da dove provenga la parola latina”.
Uso storico
Indipendentemente dalla sua origine, il termine autunno ha trovato un’ampia accoglienza nella lingua inglese. Geoffrey Chaucer lo utilizzò intorno al 1382 per descrivere il dio Boreas, mentre John de Trevisa, nella sua traduzione di “De proprietatibus rerum” di Bartholomew de Glanville, scrisse: “Haruest hatte autumpnus and haþ þat name of augendo, echinge, for þat tyme namelich corn and fruyt beþ echid”.
Confusione con “harvest”
Prima dell’adozione del termine autunno, la stagione era comunemente chiamata “harvest” (raccolto), il che poteva creare confusione poiché “harvest” si riferisce sia al periodo della raccolta che all’atto stesso di raccogliere i raccolti. Utilizzare “autunno” era quindi utile e, grazie all’influenza francese e latina, suonava anche un po’ più elegante.
Origini del termine “fall”
Influenza poetica
Se il termine autunno era già in uso prima dell’epoca di Shakespeare, perché negli Stati Uniti si usa prevalentemente “fall”? La risposta risiede nella poesia. Stephen Hawes, nel suo poema “The Example of Vertu” del XVI secolo, utilizzò l’espressione “falling of the leaf” per descrivere la stagione autunnale. Da qui, il termine “fall” iniziò a prendere piede nella lingua inglese.
Diffusione del termine
Il termine “fall” si diffuse rapidamente, con scrittori come Roger Ascham che descrivevano l’anno come diviso in “Spring tyme, somer, faule of the leafe, and winter” già nel 1545. Nel 1550, John Hooper, vescovo di Gloucester e Worcester, scrisse: “now to be subiect vnto summer, nowe vnto winter, now to the sprynge, and nowe to the falle: so hath God ordained”.
Adattamento americano
Quando i britannici iniziarono a colonizzare il Nuovo Mondo nel XVII secolo, entrambi i termini erano in uso. Tuttavia, “fall” divenne più popolare negli Stati Uniti. Merriam-Webster spiega che, con il passare del tempo, l’inglese parlato in America e quello parlato in Gran Bretagna si diversificarono, anche a causa della mancanza di contatti tra i due gruppi di parlanti inglesi. L’indipendenza degli Stati Uniti e l’identità nazionale emergente contribuirono ulteriormente a questa divergenza linguistica.
Percezione moderna
Nel XIX secolo, “fall” era considerato inequivocabilmente americano, mentre “autunno” era il termine preferito nel Regno Unito. Tuttavia, entrambe le parole hanno una lunga storia e non possono essere considerate neologismi recenti.
Chi ha ragione?
Preferenze regionali
Numericamente, “autunno” è probabilmente il termine più utilizzato. È preferito nel Regno Unito, in Australia e in Nuova Zelanda, mentre il Canada utilizza entrambi i termini in modo intercambiabile. Gli Stati Uniti sono l’unico paese a preferire “fall” in modo schiacciante.
Confronto con altre lingue
Anche al di fuori dell’inglese, le lingue romanze tendono a utilizzare termini simili a “autunno”. Ad esempio, in spagnolo si dice “otoño”, in italiano “autunno” e in rumeno “toamnă”. Le lingue germaniche o scandinave, invece, utilizzano termini che risalgono a “harvest”, come il tedesco “Herbst”, lo svedese “höst” e lo scozzese “hairst”.
Correttezza linguistica
Nonostante la prevalenza di “autunno” in molte regioni, non si può dire che sia “più corretto” di “fall”. Henry Watson Fowler, autore di “A Dictionary of Modern English Usage”, sosteneva che “Fall is better on the merits than autumn, in every way: it is short, Saxon (like the other three season names), picturesque; it reveals its derivation to every one who uses it, not to the scholar only, like autumn”.
In definitiva, la scelta tra autunno e fall è una questione di preferenza personale. Entrambi i termini hanno una lunga storia e sono radicati nella lingua inglese. Sebbene “fall” possa sembrare più semplice e diretto, “autunno” porta con sé un’eleganza derivata dalle sue radici latine e francesi. Quindi, che si preferisca “autunno” o “fall”, l’importante è apprezzare la bellezza di questa stagione di transizione.