Nel 2016, un’enorme apertura nel ghiaccio marino dell’Antartide ha lasciato perplessi gli scienziati. Questa vasta area di acqua aperta, conosciuta come polynya, si è formata nel Mare di Weddell, raggiungendo dimensioni paragonabili a quelle della Svizzera. La scoperta ha sollevato numerose domande, e solo recentemente si è iniziato a comprendere le cause di questo fenomeno.
Il mistero della Maud Rise Polynya
Un fenomeno inaspettato
Nel 2016, una polynya di dimensioni eccezionali è apparsa nel Mare di Weddell, sorprendendo la comunità scientifica. Le polynya sono aree di acqua aperta che si formano all’interno del ghiaccio marino, ma quella del 2016, denominata Maud Rise Polynya, è stata la più grande degli ultimi 40 anni. Le sue dimensioni erano quasi equivalenti a quelle della Svizzera, un evento senza precedenti in tempi recenti.
Il ruolo degli elefanti marini
Per comprendere meglio questo fenomeno, i meteorologi hanno utilizzato una metodologia innovativa: hanno equipaggiato gli elefanti marini con strumenti scientifici avanzati. Questi animali, noti per le loro capacità di immersione, hanno raccolto dati preziosi che hanno permesso di analizzare le condizioni oceaniche e atmosferiche che hanno portato alla formazione della polynya.
Le cause della formazione della polynya
Il contributo del Weddell Gyre
Uno degli elementi chiave per comprendere la formazione della Maud Rise Polynya è stato il Weddell Gyre, una grande corrente circolare che ha avuto un’intensità particolarmente elevata tra il 2015 e il 2018. Questa corrente ha portato in superficie strati profondi di acqua calda e salata, contribuendo allo scioglimento del ghiaccio marino.
Il ruolo del trasporto di Ekman
Un altro fattore cruciale è stato il trasporto di Ekman, un fenomeno in cui l’acqua si muove ad angolo retto rispetto alla direzione del vento. Questo movimento ha permesso un bilanciamento del sale necessario per mantenere la miscelazione di sale e calore verso la superficie dell’acqua. Questo processo è stato fondamentale per la persistenza della polynya.
Implicazioni climatiche
Effetti sull’isolamento termico
La presenza di una polynya ha implicazioni significative per il clima. Il ghiaccio marino agisce come un isolante, bloccando il trasferimento di energia tra l’oceano e l’atmosfera. La sua assenza aumenta questo scambio, influenzando anche la concentrazione di anidride carbonica. Durante l’inverno antartico, la mancanza di ghiaccio permette all’oceano di assorbire più calore, un fenomeno che si intensifica con l’arrivo della primavera.
Impatto globale
Le polynya possono avere effetti duraturi sull’oceano. L’impronta di una polynya può persistere nell’acqua per anni, alterando i movimenti delle correnti e il trasporto di calore verso il continente. Le acque dense che si formano in queste aree possono diffondersi attraverso l’oceano globale, influenzando i modelli climatici su larga scala.
Conclusioni
La formazione della Maud Rise Polynya nel 2016 ha rappresentato un enigma per gli scienziati, ma grazie a studi recenti e all’uso innovativo di elefanti marini come raccoglitori di dati, si è riusciti a comprendere meglio le dinamiche alla base di questo fenomeno. Il Weddell Gyre e il trasporto di Ekman sono stati identificati come fattori chiave, mentre le implicazioni climatiche di tali eventi continuano a essere oggetto di studio. La ricerca pubblicata su Science Advances ha fornito nuove intuizioni, ma molte domande rimangono ancora senza risposta, sottolineando la complessità e l’importanza di continuare a studiare questi fenomeni naturali.