Dopo decenni di sforzi di conservazione, il martin pescatore di Guam, noto anche come sihek, è stato reintrodotto in natura dopo essere stato dichiarato estinto nel suo habitat naturale dal 1988. Questo evento rappresenta un traguardo significativo per la conservazione delle specie minacciate e dimostra l’importanza delle pratiche di conservazione ex-situ.
Il ritorno del sihek: un traguardo di conservazione
La storia del martin pescatore di Guam
Il martin pescatore di Guam (Todiramphus cinnamominus), caratterizzato dai suoi vivaci colori arancione e blu, è stato vittima della predazione da parte di una specie invasiva, il serpente arboricolo marrone (Boiga irregularis). Questo predatore ha portato all’estinzione del sihek nel suo habitat naturale di Guam e delle isole circostanti nel 1988. Tuttavia, grazie agli sforzi di conservazione, una popolazione ex-situ è stata salvata e mantenuta in cattività.
Il programma di conservazione
Il programma di conservazione del sihek è iniziato con 29 esemplari e si è evoluto fino a contare 127 adulti distribuiti in 25 diverse istituzioni. Questo progetto ha permesso di preservare la specie e di preparare alcuni esemplari per il ritorno in natura. Alla fine di agosto, sei uccelli sono stati trasferiti da Wichita, Kansas, USA, a un alloggio temporaneo presso The Nature Conservancy sull’isola di Cooper, all’interno dell’atollo di Palmyra.
Il rilascio e le prospettive future
Preparazione e rilascio
Gli uccelli sono stati curati da specialisti che hanno garantito il loro acclimatamento al nuovo ambiente. Ogni esemplare è stato sottoposto a un controllo sanitario e dotato di un radio-tracker per monitorarne i movimenti. Scott Newland, Presidente e CEO dello Zoo della Contea di Sedgwick, ha dichiarato: “I partner dell’AZA hanno mantenuto con orgoglio la popolazione di sihek in cura umana dal 1988. Senza la dedizione dei nostri avicoltori e il supporto degli zoo, questo rilascio non sarebbe stato possibile.”
La scelta dell’atollo di Palmyra
L’atollo di Palmyra è stato scelto per la sua protezione speciale, essendo un rifugio nazionale della fauna selvatica del Servizio Fish and Wildlife degli Stati Uniti e parte del Monumento Nazionale Marino delle Isole Remote del Pacifico. Crucialmente, l’isola è priva di predatori invasivi, il che offre al sihek un ambiente sicuro per stabilire una popolazione sana e prospera. L’obiettivo finale è reintrodurre i martin pescatori a Guam una volta risolto il problema dei serpenti.
Il futuro del sihek e la conservazione globale
Obiettivi a lungo termine
Attualmente, ci sono nove uccelli nel programma, inclusi i sei già rilasciati. Il team prevede di rilasciare più uccelli ogni anno, con l’obiettivo di stabilire dieci coppie riproduttive che possano contribuire all’aumento della popolazione. Questo progetto rappresenta un passo importante verso la reintroduzione del sihek a Guam.
Il ruolo della collaborazione
Il successo di questo progetto di conservazione è il risultato di una collaborazione tra zoo, scienziati, conservazionisti e governi. Professor John Ewen, dell’Istituto di Zoologia di ZSL e Presidente del Team del Programma di Recupero del Sihek, ha affermato: “Questo è un giorno memorabile che è stato decenni in preparazione. La fauna selvatica a livello globale è minacciata, e il successo di vedere questi uccelli volare di nuovo in natura evidenzia come zoo, scienziati e conservazionisti, lavorando con governi e decisori, abbiano il potere di proteggere le specie e fare enormi passi avanti nel riportarle dall’orlo dell’estinzione.”
Il rilascio dei martin pescatori di Guam rappresenta un esempio di come la dedizione e la collaborazione possano portare a risultati tangibili nella conservazione delle specie. Con il continuo impegno e la determinazione, c’è speranza che altre specie minacciate possano essere salvate e reintrodotte nei loro habitat naturali.