La triste storia di Mali, l’elefante più solo del mondo
La vita di un elefante può essere lunga e piena di avventure, ma per Mali, un elefante asiatico che ha trascorso gran parte della sua esistenza in uno zoo delle Filippine, il destino è stato ben diverso. Conosciuta come “l’elefante più triste del mondo”, Mali ha vissuto in solitudine fino alla sua morte, avvenuta a causa di un’insufficienza cardiaca congestizia.
Una vita di solitudine
La triste esistenza di Mali
Mali ha trascorso quasi tutta la sua vita da sola, in uno spazio ristretto dello zoo di Manila. Nonostante gli elefanti siano animali sociali che in natura vivono in gruppi familiari, Mali è stata privata di questa possibilità. Dopo la morte della sua compagna di recinto, un altro elefante di nome Shiba, Mali è rimasta l’unico elefante dello zoo, vivendo in isolamento per decenni.
Le condizioni di salute
Il veterinario capo dello zoo di Manila, Heinrich Patrick Peña-Domingo, ha riferito che Mali soffriva di vari problemi di salute, tra cui infiammazione ai reni, noduli intorno al fegato e depositi di pus intorno all’utero. Questi problemi hanno contribuito al suo decesso, avvenuto dopo che Mali aveva mostrato segni di dolore e difficoltà respiratorie.
La morte di Mali e le reazioni
La fine di un’era
La morte di Mali è stata annunciata dal sindaco di Manila, Honey Lacuna, tramite un video su Facebook. La scomparsa dell’elefante ha suscitato reazioni di tristezza e indignazione, soprattutto da parte delle organizzazioni per il benessere degli animali, che da tempo denunciavano le condizioni in cui Mali era costretta a vivere.
Le critiche e le speranze per il futuro
Nonostante le numerose critiche e appelli da parte di celebrità e attivisti per i diritti degli animali, come Paul McCartney, le autorità dello zoo di Manila hanno sempre sostenuto che Mali stesse meglio sotto la loro cura. Tuttavia, la solitudine in cui è stata costretta a vivere è stata definita da PETA come una “tortura”. Ora che Mali non c’è più, si spera che il suo successore possa avere una vita migliore e non essere costretto a vivere in solitudine.
In conclusione, la storia di Mali è un triste promemoria di quanto sia importante garantire il benessere e la felicità degli animali in cattività, fornendo loro un ambiente il più possibile simile al loro habitat naturale e la possibilità di interagire con i propri simili. La sua morte lascia un vuoto nello zoo di Manila, ma anche una lezione importante per il futuro.