La Nuova Zelanda ha fatto marcia indietro su una misura senza precedenti nel panorama mondiale: il divieto generazionale di fumo, una decisione che ha suscitato reazioni contrastanti nel campo della salute pubblica e della politica.
Il Capovolgimento di una Politica Rivoluzionaria
Il Progetto Originale per una Generazione Libera dal Fumo
Il governo precedente della Nuova Zelanda, guidato da Jacinda Ardern, aveva approvato una legge all’avanguardia che avrebbe impedito a chiunque nato dopo il gennaio 2009 di acquistare prodotti del tabacco per tutta la vita. L’obiettivo era quello di creare una generazione senza fumo, riducendo così migliaia di morti correlate al tabagismo e risparmiando miliardi di dollari al sistema sanitario nazionale. Questa iniziativa aveva suscitato l’interesse di molti paesi, incluso il Regno Unito, che avevano iniziato a considerare misure simili.
Il Cambiamento di Rotta del Nuovo Governo
Con l’insediamento del nuovo governo di coalizione di destra, si è verificato un netto cambiamento di direzione. Il ministro delle finanze Nicola Willis ha annunciato che il piano sarebbe stato abbandonato per necessità di reperire fondi attraverso le vendite di sigarette, al fine di finanziare i tagli alle tasse promessi dalla coalizione. La necessità di reperire risorse finanziarie è stata indicata come la ragione principale dietro a questa inversione di politica.
Impatto Economico e Sanitario
Uno studio recente aveva evidenziato che le normative anti-fumo avrebbero potuto generare un risparmio di 1,3 miliardi di dollari in costi sanitari nei prossimi 20 anni, oltre a salvare migliaia di vite umane. Tuttavia, si stima che l’industria del tabacco apporti quasi 2 miliardi di dollari in entrate fiscali ogni anno alla Nuova Zelanda.
Le Critiche degli Esperti di Salute
Gli esperti di salute hanno espresso forte disapprovazione per il cambio di rotta, descrivendolo come “estremamente deludente”. Il professor Boyd Swinburn, co-presidente della Health Coalition Aotearoa (HCA), ha dichiarato che si tratta di una grave perdita per la salute pubblica e di una grande vittoria per l’industria del tabacco, che vedrà aumentare i propri profitti a scapito delle vite dei neozelandesi. La co-presidente dell’HCA, la professoressa Lisa Te Morenga, ha aggiunto che la decisione avrà un impatto significativo soprattutto sulla popolazione Māori, che presenta i tassi più elevati di fumo (19 percento), e ha espresso preoccupazione per l’interesse del nuovo governo a smantellare l’Autorità Sanitaria Māori, Te Aka Whai Ora. “Tagli fiscali per i ricchi a scapito della vita dei nostri bambini è semplicemente ripugnante”, ha dichiarato Te Morenga.