La fotografia “Earthrise”, che ritrae il sorgere della Terra vista dalla Luna, è stata a lungo considerata un’icona della storia spaziale. La sua genesi, spesso narrata come un evento inaspettato per l’equipaggio dell’Apollo 8, nasconde in realtà una storia di preparazione e pianificazione ben più complessa.
La missione Apollo 8, guidata dal comandante Frank Borman, rappresentò un momento storico nell’esplorazione spaziale, avvenendo otto mesi prima dell’allunaggio di Apollo 11. Questo viaggio non solo precedette il famoso passo di Neil Armstrong e Buzz Aldrin sulla superficie lunare, ma regalò all’umanità una delle immagini più significative del XX secolo: la Terra che sorge all’orizzonte lunare.
Contrariamente a quanto si è soliti pensare, l’equipaggio dell’Apollo 8 era consapevole della possibilità di assistere a questo spettacolo. Nonostante fossero concentrati sull’osservazione lunare, fu solo al quarto orbita, quando la capsula si capovolse di 180 gradi, che si trovarono di fronte alla visione della Terra che emergeva. Tuttavia, la pianificazione dietro la cattura di tale immagine era stata meticolosa, con ore di briefing dedicati all’uso corretto delle attrezzature fotografiche.
Nonostante la direzione della NASA insistesse affinché gli astronauti si concentrassero su fotografie di geologia lunare e potenziali siti di atterraggio, il direttore della fotografia del programma Apollo, Dick Underwood, lottò affinché venisse catturato il sorgere della Terra. La richiesta fu accolta e, nonostante la priorità bassa assegnata a tale compito, l’immagine di “Earthrise” fu immortalata.
La missione Apollo 8 si svolse in un contesto fortemente influenzato dalla cultura cristiana degli Stati Uniti. Gli astronauti, lasciati liberi di esprimersi durante la trasmissione storica dall’orbita lunare, scelsero di leggere passaggi dal Libro della Genesi. Questa decisione non fu casuale, ma frutto di una riflessione accurata e di una collaborazione con esperti e pubblicisti, che suggerirono di iniziare “dall’inizio”, riconoscendo la potenza evocativa della storia della creazione.
La fotografia restaurata di “Earthrise”, colorata con tonalità tratte dalle foto a colori originali, e la lettura del Libro della Genesi durante la missione Apollo 8, sono esempi di come, dietro momenti di grande ispirazione, si celino spesso una pianificazione accurata e un alto livello di professionalità.