Il 5 Novembre, presso la sede centrale dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), si è tenuto un evento significativo che ha segnato l’inizio di un progetto ambizioso. Alla presenza di figure di spicco come il presidente Roberto Ragazzoni e il direttore generale Gaetano Telesio, insieme a Marco Sciarra, presidente del Consiglio di amministrazione di Cimolai S.p.A., e Fabrice Scheid, rappresentante di Ohb Digital Connect Germania, è stato dato il via ufficiale alle attività per la costruzione di due telescopi di tipo Large Size Telescope (Lst). Questo progetto fa parte dell’iniziativa Pnrr “Cherenkov Telescope Array Plus (Cta+)”, finanziata dal Mur attraverso il “Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione”. L’appalto, del valore di 23 milioni di euro, rappresenta il più grande mai assegnato dall’Inaf.
L’importanza del progetto Cta+ per l’Italia
Il progetto Cta+ è di fondamentale importanza per l’Inaf, non solo per il suo valore economico, ma anche per il suo impatto scientifico. Con un finanziamento complessivo di oltre 71 milioni di euro, rappresenta il principale progetto dell’Inaf nell’ambito del Pnrr. L’obiettivo è quello di incrementare significativamente il contributo italiano alla costruzione del grande osservatorio internazionale Cherenkov Telescope Array (Cta). Questo osservatorio avrà il compito di esplorare i misteri del cosmo alle altissime energie, osservando il cielo nei raggi gamma. Il progetto Cta+ è coordinato dall’Inaf in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), le università di Bologna, Bari, Siena e Palermo, il Politecnico di Bari e alcuni partner internazionali.
Collaborazioni e sinergie
La realizzazione di questo progetto è resa possibile grazie alla collaborazione tra istituti di ricerca italiani e partner industriali di eccellenza. Cimolai S.p.A., un’azienda leader nel settore delle grandi infrastrutture, è già impegnata nella costruzione dell’Extremely Large Telescope (Elt) per conto dell’Eso, un telescopio ottico di ben 40 metri di diametro. Ohb Digital Connect Germania, dal canto suo, ha contribuito alla realizzazione dei radiotelescopi dell’osservatorio Alma, anch’esso parte dell’Eso. Queste collaborazioni dimostrano come l’Italia sia in grado di giocare un ruolo di primo piano nelle grandi infrastrutture scientifiche a livello internazionale.
Un passo avanti per la comunità scientifica
Secondo il presidente dell’Inaf, Roberto Ragazzoni, l’avvio di questo ambizioso progetto rappresenta un passo fondamentale non solo per l’Inaf, ma per l’intera comunità scientifica internazionale. L’accordo permette di rafforzare il contributo italiano alla costruzione del Cta e di consolidare il ruolo dell’Italia come protagonista nella ricerca astrofisica di frontiera. Questo progetto è il risultato di una collaborazione fruttuosa tra istituti di ricerca e partner industriali, che conferma l’Italia come leader nelle grandi infrastrutture scientifiche. Ragazzoni ha espresso orgoglio per il contributo che l’Italia sta dando a una nuova era nella scoperta dell’universo.
Caratteristiche tecniche dei telescopi Lst
I due telescopi che verranno costruiti sono strutture imponenti, con un diametro di 24 metri e un peso di quasi cento tonnellate ciascuno. Questi telescopi sono progettati per muoversi con estrema rapidità, in modo da poter puntare qualsiasi parte del cielo in pochi secondi. Saranno installati nel deserto cileno, dove si troverà il sito sud dell’Osservatorio Cta.
Innovazione e tecnologia
La costruzione di questi telescopi rappresenta una sfida ingegneristica notevole. La loro capacità di muoversi rapidamente e di osservare il cielo nei raggi gamma richiede tecnologie avanzate e soluzioni innovative. Cimolai S.p.A. e Ohb Digital Connect Germania, con la loro esperienza e competenza, sono partner ideali per affrontare questa sfida. La loro partecipazione al progetto garantisce che i telescopi saranno costruiti secondo i più alti standard di qualità e precisione.
Un sito strategico
La scelta del deserto cileno come sede per i telescopi non è casuale. Questa regione offre condizioni ideali per l’osservazione astronomica, grazie alla sua altitudine elevata e al clima secco, che riducono al minimo le interferenze atmosferiche. Inoltre, la posizione geografica del sito sud dell’Osservatorio Cta permette di osservare una vasta porzione del cielo meridionale, arricchendo così le possibilità di scoperta.
Impatto e prospettive future
Il progetto Cta+ non solo rafforza la posizione dell’Italia nel panorama scientifico internazionale, ma apre anche nuove prospettive per la ricerca astrofisica. I telescopi Lst contribuiranno a svelare i segreti del cosmo, permettendo agli scienziati di studiare fenomeni ad altissima energia come i raggi gamma.
Un contributo alla conoscenza umana
L’osservazione dei raggi gamma è fondamentale per comprendere alcuni dei fenomeni più energetici e misteriosi dell’universo, come i buchi neri e le esplosioni di supernova. Grazie ai telescopi Lst, gli scienziati avranno a disposizione strumenti all’avanguardia per indagare questi fenomeni e ampliare la nostra conoscenza del cosmo.
Un’opportunità per la ricerca italiana
Il progetto Cta+ rappresenta anche un’opportunità unica per la ricerca italiana. Coinvolgendo numerosi istituti di ricerca e università, il progetto favorisce la formazione di giovani ricercatori e la creazione di nuove competenze nel campo dell’astrofisica. Inoltre, la collaborazione con partner internazionali permette di rafforzare le reti di ricerca e di scambio di conoscenze a livello globale.
il progetto Cta+ è un esempio di come la collaborazione tra istituti di ricerca e industria possa portare a risultati straordinari. Grazie a questo progetto, l’Italia si conferma come un attore di primo piano nella ricerca astrofisica, contribuendo in modo significativo alla scoperta dei misteri dell’universo.