Ci sono novità importanti. Le immagini di Plutone, catturate dalle missione New Horizons della NASA, hanno fatto emergere la presenza di vulcani di ghiaccio. Questa è una grande novità, perché potrebbe rivelare la possibile esistenza di forme di vita.
La regione vulcanica di Plutone appare diversa da qualsiasi altra area del pianeta nano. A sottolineare questa stranezza è l’autore dello studio Kelsi Singer, ricercatore senior presso il Southwest Research Institute di Boulder, in Colorado.
Tale zona si trova situata a sud-ovest della calotta glaciale dello Sputnik Planitia, che copre un antico bacino di impatto che si estende per 1.000 chilometri di diametro. Questi vulcani pare fossero attivi dai 100 ai 200 milioni di anni fa e sono quindi piuttosto giovani da un punto di vista geologico.
Plutone una volta aveva un oceano sotterraneo e non si esclude che questo sia ancora presente in profondità sotto i vulcani. L’idea è che Plutone abbia un interno più caldo di quanto si credesse in precedenza. Queste novità sollevano domande intriganti sulla potenziale abitabilità del pianeta nano.
Plutone è ai margini del nostro sistema solare ed è il grande dei tanti oggetti spaziali gelidi che orbitano più distanti dal sole. Ricordiamo che è stato retrocesso allo stato di pianeta nano nel 2006, quando l’Unione Astronomica Internazionale creò nuovi parametri per i pianeti e Plutone non si adattava ai criteri.
La temperature media su Plutone è di -232 gradi Celsius. E’ un vero e proprio mondo ghiacciato, che ospita montagne, vallate, ghiacci, pianure e crateri. Camminando sulla sua superficie si potrebbero vedere cieli azzurri e neve rossa.