Il Bisfenolo A (BPA) è una sostanza chimica sintetica ampiamente utilizzata nella produzione di oggetti in plastica durevoli come occhiali, bottiglie d’acqua e resine epossidiche. Tuttavia, agisce come un disturbatore endocrino, interferendo con le normali attività ormonali del corpo. Studi recenti hanno evidenziato che un’esposizione significativa al BPA potrebbe danneggiare la salute umana sotto diversi aspetti e influenzare potenzialmente il microbioma intestinale.
La ricerca sul BPA e l’obesità infantile
Una ricerca condotta in Spagna ha esaminato un gruppo di oltre 100 bambini per identificare i microrganismi che svolgono un ruolo nell’esposizione e nella degradazione del BPA, con l’obiettivo più ampio di comprendere la complessa relazione tra questo processo e l’obesità infantile. Lo studio, pubblicato recentemente su mSystems, ha rilevato una maggiore varietà di batteri unici nei bambini di peso normale rispetto a quelli in sovrappeso o obesi.
L’impatto del BPA sul microbioma intestinale
I risultati suggeriscono che l’esposizione al BPA potrebbe promuovere comunità microbiche diverse nei bambini di peso normale rispetto a quelli con obesità o in sovrappeso. “Abbiamo scoperto che la comunità microbica intestinale risponde in modo diverso all’esposizione al BPA a seconda dell’indice di massa corporea (BMI) dell’individuo”, ha affermato la microbiologa Margarita Aguilera, Ph.D., dell’Università di Granada in Spagna, autrice senior dello studio. Queste connessioni, ha detto, “sottolineano l’interazione complessa tra microbiota intestinale e potenziale fisiopatologia umana risultante dall’esposizione cumulativa al BPA”.
La diversità microbica nei bambini di peso normale
In particolare, specie di Clostridium e Romboutsia trovate nei campioni coltivati con BPA hanno promosso la ricchezza delle comunità di microbiota. In generale, il team di Aguilera ha notato che i bambini di peso normale ospitavano una rete di batteri più diversificata, arricchita e strutturata rispetto a quella trovata nei gruppi di bambini in sovrappeso e obesi. Questi risultati, ha detto, suggeriscono che il microbiota intestinale nei bambini di peso normale potrebbe essere più resiliente quando esposto a sostanze xenobiotiche come il BPA.
Interventi futuri e cambiamenti politici
Conoscere quali microrganismi partecipano alla complessa rete che collega il BPA, l’obesità e il microbioma intestinale, ha detto Aguilera, potrebbe indicare interventi futuri e cambiamenti politici che potrebbero ridurre il rischio di obesità infantile in tutto il mondo. In lavori futuri, ha detto che i ricercatori prevedono di indagare in modo simile su come l’esposizione ad altri prodotti chimici sintetici, inclusi parabeni e ftalati, possa influenzare la composizione del microbioma intestinale. L’obiettivo generale del suo gruppo, tuttavia, è quello di chiarire i meccanismi dietro una minaccia invisibile ma diffusa.
“Vogliamo sensibilizzare sui rischi per la salute associati ai microplastiche che entrano nei nostri corpi e quelli che circolano nell’ambiente”, ha detto Aguilera. “È fondamentale che le persone siano consapevoli di queste preoccupazioni”.