La scienza ha fatto un passo avanti significativo nella comprensione di come il cervello umano elabora le decisioni. Un gruppo di neuroscienziati della Harvard Medical School ha condotto uno studio su dei topi, i quali sono stati messi alla prova in un labirinto, per osservare come le connessioni tra i neuroni contribuiscono al processo decisionale. Questa ricerca rappresenta la prima ad integrare analisi strutturali, funzionali e comportamentali per comprendere le basi neurali delle scelte.
Il ruolo dei neuroni nella scelta
I ricercatori hanno scoperto che, durante il processo decisionale, i neuroni comunicano tra loro in modo specifico. Quando un topo decide di andare a sinistra o a destra in un labirinto, si attivano gruppi sequenziali di neuroni, che culminano nella soppressione dei neuroni legati all’opzione opposta. Queste connessioni specifiche tra gruppi di neuroni potrebbero aiutare a modellare le decisioni, chiudendo le vie neurali per le alternative.
Una collaborazione fruttuosa
La collaborazione tra i laboratori di Harvey e Lee è nata casualmente durante un’esercitazione antincendio. Da quel momento, hanno unito le loro competenze per approfondire i tipi di neuroni coinvolti nel processo decisionale e come questi sono connessi.
Il ruolo della corteccia parietale posteriore
Lo studio si è concentrato su una regione del cervello chiamata corteccia parietale posteriore, descritta da Lee come un “hub integrativo” che riceve ed elabora informazioni raccolte da più sensi per aiutare gli animali a prendere decisioni. I ricercatori hanno registrato l’attività neurale mentre i topi percorrevano un labirinto a forma di T in realtà virtuale, e hanno mappato le connessioni strutturali tra gli stessi neuroni registrati durante il compito nel labirinto.
La distinzione tra neuroni eccitatori e inibitori
Combinando le modalità, i ricercatori hanno distinto i neuroni eccitatori, che attivano altre cellule, da quelli inibitori, che sopprimono altre cellule. Hanno scoperto che un insieme specifico di neuroni eccitatori si attiva quando un topo decide di girare a destra, e questi neuroni “di destra” attivano un insieme di neuroni inibitori che limitano l’attività nei neuroni “di sinistra”, e viceversa.
I risultati dello studio, pubblicati sulla rivista Nature, dovranno essere confermati negli esseri umani, sebbene Lee si aspetti che ci sia una certa conservazione tra le specie.