Un recente studio condotto dall’Università del Sud della Danimarca ha coinvolto 573,088 partecipanti con un’età superiore ai 50 anni, rivelando che la perdita dell’udito è collegata a un rischio aumentato di sviluppare la demenza. In particolare, gli individui con una perdita dell’udito grave affrontano un rischio fino al 20% più elevato. Tuttavia, l’utilizzo di apparecchi acustici può ridurre questo rischio, suggerendo una possibile misura preventiva contro la demenza.
Lo sforzo cognitivo e la perdita dell’udito
Le persone con problemi di udito devono esercitare uno sforzo maggiore nell’ascolto, il che si traduce in una minore capacità di svolgere altre attività cognitive. Le attività cognitive si riferiscono alle funzioni cerebrali che consentono di pensare, risolvere problemi e svolgere varie altre attività mentali.
La più grande ricerca del suo genere
Lo studio, condotto dal Dipartimento di Ricerca Clinica dell’Università del Sud della Danimarca, è il più grande del suo genere fino ad oggi. “Studi precedenti avevano suggerito che potesse esserci un collegamento tra la perdita dell’udito e la demenza. Il nostro studio è più ampio rispetto ai precedenti e abbiamo dimostrato un legame tra la perdita dell’udito e la demenza,” afferma l’assistente professore Manuella Lech Cantuaria del Dipartimento di Ricerca Clinica.
Le buone notizie per gli utilizzatori di apparecchi acustici
I risultati dello studio mostrano che le persone affette da perdita dell’udito hanno un rischio fino al 13% più elevato di sviluppare la demenza rispetto alle persone con udito normale. Il rischio più alto si osserva soprattutto nelle persone con perdita dell’udito grave.
La differenza nell’uso degli apparecchi acustici
I ricercatori hanno anche studiato se ci fosse una differenza nel rischio a seconda dell’uso o meno di apparecchi acustici. “Abbiamo scoperto che il rischio di sviluppare la demenza era del 20% più alto per le persone che non indossavano apparecchi acustici rispetto alle persone con udito normale. Le persone che utilizzavano apparecchi acustici avevano un rischio aumentato del 6% di sviluppare la demenza. Ciò suggerisce che indossare un apparecchio acustico può prevenire o ritardare lo sviluppo della demenza,” spiega Manuella Lech Cantuaria.
Dettagli dello studio
Lo studio è un cosiddetto studio di coorte che segue un gruppo di persone con caratteristiche comuni per un periodo di tempo più lungo. In questo caso, tutti i partecipanti avevano un’età superiore ai 50 anni e provenivano dalla Regione del Sud della Danimarca tra il 2003 e il 2017. Sono state escluse le persone già diagnosticate con demenza prima dell’inizio dello studio. I ricercatori hanno confrontato i dati sull’udito delle persone con i dati sullo sviluppo della demenza durante il periodo. Hanno trovato una correlazione significativa – cioè chiara – tra la perdita dell’udito e lo sviluppo della demenza.
Il rischio maggiore di sviluppare la demenza si è visto soprattutto nelle persone con perdita dell’udito grave. La perdita dell’udito causa un rischio aumentato del 7% di sviluppare la demenza, mentre le persone con perdita dell’udito grave hanno fino al 20% di rischio in più di sviluppare la demenza rispetto alle persone senza perdita dell’udito.