Introduzione
Nel corso di un briefing inerente la missione di “Juno” della “NASA” sul pianeta “Giove”, si è parlato di particolari suoni. Trattasi delle onde radio che sono stati percepiti nel sorvolo di “Ganimede”, la luna di Giove, nell’ambito della missione denominata “Jupiter”.
La traccia, della durata di una cinquantina di secondi, attualmente è sotto analisi in un modo estremamente minuzioso. I ricercatori hanno spostato la frequenza di quelle onde radio nella gamma audio in modo da poter ascoltare il suono di Ganimede.
Il campo magnetico del pianeta “Giove”
“Connerney” appartiene alla missione e la sua squadra ha realizzato una mappa ricca di dettagli sul campo magnetico di “Giove”. In tale mappa sono specificate delle informazioni aggiuntive sulla “Grande Macchia Blu”.
Quella macchia non è altro che un’irregolarità di tipo magnetico all’equatore del pianeta. Difatti è stato appurato che un mutamento all’interno del campo magnetico si è concretizzato, precisamente, nel corso dei 5 anni di “orbita” del veicolo spaziale.
Oltre ciò si è potuto verificare che i venti zonali del pianeta “Giove” stanno contribuendo a dividere questa “Grande Macchia Blu”. Questo sta a significare che tali venti riescono a introdursi internamente al pianeta.
L’atmosfera di Giove
L’oceanografa “Siegelman” ha deciso d’intraprendere degli studi approfonditi su “Giove” dopo essersi resa conto che i cicloni al “polo di Giove” mostrano delle similitudini coi vortici degli oceani.
Comprendere l’evoluzione dell’atmosfera “gioviana” potrebbe rivelarsi di grande aiuto, per capire bene i congegni fisici presenti anche sul nostro Pianeta.