Il fenomeno climatico noto come El Niño sta attualmente influenzando il clima globale con effetti significativi su temperature, precipitazioni e intensità delle stagioni degli uragani. Tuttavia, sembra che questo periodo di El Niño stia per concludersi e che si stia preparando il terreno per il ritorno della sua controparte, La Niña, che porterà con sé un insieme di tendenze meteorologiche differenti.
La forza dell’attuale El Niño
L’attuale El Niño è stato classificato come uno dei più forti degli ultimi anni, tanto che alcuni lo hanno definito un “super El Niño”. Le temperature nell’oceano Pacifico orientale tropicale hanno superato di 1,5 °C la media, avvicinandosi alla soglia di 2,0 °C che lo definirebbe “storico”. Questo ha contribuito a rendere il 2023 l’anno più caldo sulla Terra da quando sono iniziati i record meteorologici.
Il previsto ritorno di La Niña
Nonostante la potenza del super El Niño, si prevede che la sua forza stia già diminuendo e che le condizioni climatiche torneranno alla normalità entro aprile-giugno 2024. Inoltre, c’è una probabilità del 55% che La Niña si sviluppi tra giugno e agosto 2024, portando con sé un clima più fresco e precipitazioni differenti.
El Niño e La Niña: i due volti del ciclo climatico
Il ciclo El Niño-Southern Oscillation (ENSO) è un modello di fluttuazioni climatiche nell’oceano Pacifico che influisce sul clima mondiale, modificando schemi di vento, temperatura e precipitazioni, nonché l’intensità delle stagioni degli uragani e la distribuzione dei pesci nei mari.
Le fasi calde di El Niño
Durante la fase calda di El Niño, le temperature superficiali del mare nell’oceano Pacifico orientale tropicale aumentano di almeno 0,5 °C rispetto alla media. Questo fenomeno tende a innalzare le temperature globali, anche se l’impatto preciso varia da regione a regione. Negli Stati Uniti e in Canada, El Niño provoca generalmente un clima più secco e caldo al nord e più umido e fresco al sud. Inoltre, indebolisce le stagioni degli uragani nell’Atlantico, ma le intensifica nel Pacifico centrale e orientale.
Le fasi fredde di La Niña
Durante la fase fredda di La Niña, le acque fredde del Pacifico spingono il getto aereo verso nord, causando un clima più secco nel sud degli Stati Uniti, ma notevolmente più umido e freddo nel Pacifico nord-occidentale e in Canada. La Niña può anche alimentare una stagione degli uragani più severa sull’Atlantico.
Sebbene attualmente ci troviamo in una fase di El Niño, gli ultimi anni sono stati dominati da una La Niña insolitamente lunga. El Niño è stato ufficialmente dichiarato nel giugno 2023, segnando la fine di un evento meteorologico La Niña che è persistito per tre anni. Ora, sembra che La Niña si stia preparando per il suo ritorno, portando con sé un cambiamento nelle tendenze meteorologiche globali.